I social, nell’ultimo periodo, fanno discutere e dividono: Twitter ha bloccato l’account dell’ambasciata cinese in America. La situazione.
Nell’ultimo periodo, il modo in cui i social si sono posti contro Donald Trump aveva sollevato un gran polverone. In passato, infatti, l’ex presidente dell’America aveva avuto già problemi con le piattaforme digitali. Recentemente, però, sia Facebook che Twitter avevano deciso di bloccargli gli account.
A quel punto, però, in molti si sono chiesti se con quel modo di operare non si fosse lesa la libertà di parola. Una domanda tutt’ora aperta e senza risposta perché il sentiero è stretto e tortuoso. In ogni caso continuano le azioni della piattaforma contro i contenuti che violano le sue regole.
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Twitter blocca l’account dell’ambasciata cinese in America
Nelle ultime ore, si apprende che il social dei cinguettii ha bloccato l’account dell’ambasciata cinese degli Stati Uniti. Dopo la pubblicazione di un post che difendeva le politiche di Pechino nello Xinjiang, infatti, il social ha fatto sapere che i principi espressi violavano le politiche contro la disumanizzazione della piattaforma.
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Il post in questione affermava che le donne di etnia uigura non erano più “macchine per bambini”. In particolare, era stato citato uno studio del quotidiano statale China Daily. Il post, in un secondo momento, era stato eliminato dall’azienda californiana. Al suo posto, un’etichetta relativa all’indisponibilità di quel contenuto sulla piattaforma.
Tonight, in Washington, D.C. and across the nation, we came together to honor the over 400,000 Americans we’ve lost to COVID-19. The last year has tested us in unimaginable ways, but now it’s time we begin to heal and overcome — together. pic.twitter.com/DuWhN1xjNO
— Joe Biden (@JoeBiden) January 20, 2021
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