Emanuele Macaluso si è spento a 96 anni. Aveva cominciato il suo impegno in politica già durante la guerra
La scorsa notte si è spento Emanuele Macaluso, storico dirigente del Partito Comunista Italiano. È stato uno dei protagonisti Prima Repubblica e uno dei maggiori e più noti esponenti del Pci. Aveva 96 anni. Si è spento all’ospedale Gemelli di Roma dov’era ricoverato per problemi cardiaci. La sua condizione si era aggravata dopo una caduta.
Siciliano, parlamentare dal 1963 al 1992, dal 182 al 1986 ha diretto il quotidiano del partito L’Unità. Faceva parte della cosiddetta corrente migliorista, quella di Giorgio Napolitano, suo grande amico. Uno dei primi a ricordarlo è stato il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. L’attività giornalistica l’ha portata avanti fino a nove anni fa. Per un anno, dal 2011 al 2012, è stato direttore de Il Riformista.
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Si è spento il faro. Resta la scintilla. Per quel poco di luce che ha fatto o che farà, nella mia vita, la luce è sua. pic.twitter.com/tLCaDAZNJ4
— Peppe Provenzano (@peppeprovenzano) January 19, 2021
Si era iscritto al Pci nel 1941 quando aveva 17 anni e il partito era ancora clandestino. Tanti gli incarichi nel partito. Fu prima deputato regionale in Sicilia poi segretario regionale. Il suo successero fu Pio La Torre, ucciso dalla mafia corleonese per la sua legge sula confisca dei beni.
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Fu anche membro della segreteria nazionale quando c’era Enrico Berlinguer e dunque durante i tragici giorni del sequestro Moro. Sono tante le personalità della politica e della cultura che in queste ore lo stanno ricordando sui social. Macaluso si è spento due giorni prima del centenario del partito, il 21 gennaio 2021.
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