Falsi certificati per patenti, operazione della Procura e della Polstradale: 40 persone coinvolte, 24 misure
Il distaccamento di Nola della Polizia Stradale di Napoli ha eseguito ventiquattro misure su ordinanza della Procura di Napoli Nord. Da un’indagine è emerso che in un anno sono state rilasciate oltre 50mila falsi certificati medici necessari per conseguire la patente di guida.
I beneficiari erano persone che non avevano i requisiti come ultranovantenni e addirittura persone impossibilitate a muoversi dal letto per gravi patologie. In tutto sono quaranta le persone coinvolte nella vicenda giudiziaria: ventiquattro sono le misure cautelari (20 agli arresti domiciliari, tre obblighi di dimora e uno di presentazione presso la polizia giudiziaria).
Tra le persone coinvolte un medico con i suoi familiari e ovviamente anche titolari e collaboratori di autoscuole ma anche agenzie che si occupano di pratiche automobilistiche.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Terremoto a Salerno, scossa di 3.2 fino alla Lucania
Falsi certificati per patenti, il ruolo dei figli del medico
Oltre alle persone destinatarie di misure cautelari ci sono altri sedici indagati. Tutti i coinvolti sono residenti tra le province di Napoli e Caserta. Il sistema organizzato avrebbe fruttato un giro d’affari di un milione e mezzo di euro. Le accuse sono a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al falso in atto pubblico.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Scuola, superiori in classe in 4 regioni: la situazione in Campania
Un ruolo chiave era ricoperto dai familiari del medico coinvolto. Questi fornivano a chiunque ne facesse richiesta i certificati medici. I figli utilizzavano le credenziali del padre per trasmettere alla Motorizzazione i risultati delle visite in realtà mai effettuate, anche quanto il medico era in ospedale. Le scuole guide, invece, organizzavano corsi per i conducenti professionali ma le lezioni sia teoriche sia le pratiche erano tenute da persone non qualificate.
I commenti sono chiusi.