Interviene nuovamente sulla crisi del Governo il Ministro degli Esteri. Per Luigi di Maio la maggioranza assoluta è uno specchietto per le allodole.
Continua la Crisi di Governo con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pronto a riferire alle due Camere. Una situazione di grande tensione, specialmente nel pieno di una pandemia mondiale. In merito a quanto sta succedendo è intervenuto anche il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da sempre uno dei fedelissimi del premier. L’intervento di Luigi di Maio è arrivato durante un’intervista al Corriere della Sera.
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Durante la lunga intervista il ministro ha ribadito la sua idea, ossia che la maggioranza assoluta in Parlamento è solamente uno specchietto per le allodole. Infatti stando a Di Maio, questa serve solamente per approvare piccoli atti come lo scostamento di bilancio e pochissimo altro. Ma non solo, dal ministro trasuda grandissimo ottimismo, ossia, quando servirà di sicuro si riuscirà ad ottenerla. Andiamo quindi a vedere gli argomenti sviscerati durante l’intervista.
Crisi di Governo, Di Maio annuncia: “Siamo fiduciosi per martedì”
Luigi di Maio è uno dei più fiduciosi in questo momento di crisi, infatti, il Ministro degli Esteri riporta massima fiducia nel voto di martedì. Ma non solo, il ministro riconosce che al momento è una crisi aperta, aperta dal comportamento irresponsabile di Matteo Renzi. Con le parole di Conte, infatti, stando al Ministro si riuscirà a fare distinzione tra i distruttori ed i costruttori.
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Inoltre sempre per Di Maio è folle pensare ad elezioni nel mezzo di una pandemia, ma comunque resta la soluzione migliore tra governi stiracchiati, governicchi e governissimi. La risposta di Luigi Di Maio arriva facendo riferimento ai vecchi governi tecnici che si sono susseguiti nella storia del paese.
Infine il Ministro degli Esteri ha concluso con la sua idea con la possibile coalizione con Clemente Mastella, affermando: “Che io sappia nessuno del M5s ha chiesto a Mastella di mettere insieme i responsabili. Noi saremo trasparenti. Chiederemo in Aula la fiducia sui temi, altrimenti andremo al voto“.