Whatsapp ha deciso di rimandare l’aggiornamento sui termini e le condizioni di servizio in programma per il prossimo 8 febbraio: la nuova data
Whatsapp attualmente è l’app di messaggistica istantanea leader al mondo che, con il suo miliardo e mezzo di utenti, appare incontrastata. La vicenda riguardante l’aggiornamento con i nuovi termini di servizio, previsto per l’8 febbraio, ha però compromesso l’aspetto precedente. Infatti, dopo aver appresso i cambiamenti sulle politiche della privacy, milioni di utenti si sono spostati su competitors come Signal e Telegram. Quest’ultimo, in particolare, negli ultimi giorni ha visto un sostanziale incremento degli utenti iscritti.
Nelle scorse ore comunque, il team di Whatsapp ha annunciato che non applicherà l’aggiornamento sui termini di servizio fino al 15 maggio almeno. Ricordiamo che, ad ogni modo, i cambiamenti non riguardavano gli utenti europei.
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Whatsapp, con i nuovi termini i dati degli utenti non sono in pericolo
Molti utenti, quando hanno accettato di aderire ai nuovi termini e condizioni che verranno introdotti sull’app, non sapevano nemmeno cosa stessero sottoscrivendo Successivamente, però, si è alzato un polverone mediatico intorno alla questione che ha portato alcuni a storcere il naso, con la paura ci fosse qualcosa di poco sicuro dietro. Chiariamo: Whatsapp non sbircerà i dati degli utenti, infatti nelle chat private continuerà ad esistere la crittografia end-to-end. Quest’ultima rende le conversazioni non leggibili né da terze parti, né dall’app stessa.
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Il cambiamento riguarda le chat con gli account business, le quali avranno “nuove opzioni facoltative a disposizione degli utenti che desiderano comunicare con le aziende su WhatsApp”, per una “maggiore trasparenza sulle nostre modalità di raccolta e utilizzo dei dati”.
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