La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Rai parlando della situazione della scuola.
Il rientro in classe, prima delle feste natalizie, era previsto per il 7 gennaio. Nei primi giorni del nuovo anno, però, le Regioni hanno deciso di allontanarsi dall’indicazione del Governo. Con varie ordinanze, infatti, quasi tutte le regioni hanno rimandato almeno alla metà di gennaio. Alcune, come la Campania, hanno fatto slittare direttamente alla fine del mese, solo se i dati lo permetteranno.
Intanto, però, la curva del contagio non permette di restare tranquilli. Il tasso di positività, lentamente, torna a risalire. Anche le ospedalizzazioni non fanno registrare una diminuzione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Papa Francesco: “Sostituiamo la cultura dello scarto con quella della vicinanza”
La ministra Azzolina parla della situazione difficile che sta vivendo il mondo della scuola
“La Dad non funziona più”, ha riferito la ministra dell’Istruzione che, quindi, si dice preoccupata per i ragazzi. “È difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola e comprendo la loro frustrazione. La scuola è un diritto costituzionale”.
LEGGI ANCHE >>> Campania zona gialla: le misure per ristoranti e attività commerciali
“Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità”, ha attaccato la ministra dell’Istruzione. Secondo la sua opinione, il Governo ha fatto tutto il possibile per favorire la riapertura dei plessi scolastici. Sulla maturità, inoltre, si sta ragionando raccogliendo anche le proposte dei ragazzi.
Il 10 gennaio di un anno fa giuravo come Ministra nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ricordo l’emozione di quel momento e sento, ogni giorno, tutta la responsabilità dell’incarico che ho ricevuto.
Continua qui: https://t.co/FAtrINLQRU pic.twitter.com/EZG24TLZCi
— Lucia Azzolina (@AzzolinaLucia) January 10, 2021
I commenti sono chiusi.