Covid Cina, torna il lockdown rafforzato: serrata la provincia di Hebei

La situazione Covid-19 preoccupa nuovamente la Cina. Dopo un aumento dei casi, il governo ha deciso di adottare il lockdown nella provincia di Hebei.

Covid-19 Cina
Aumentano i casi nella provincia cinese (Getty Images)

La pandemia Covid-19 torna a far paura alla Cina, il paese da cui è partito tutto. Infatti nel paese orientale sono state applicate le restrizioni più dure al mondo, con lockdown duri ad ogni focolaio, una scelta in qualche modo vincente per il Governo, che ha prontamente rilasciato immagini di “normalità da Wuhan“, la città da cui è partita la pandemia.

POTREBBE INTERESSARTI >>> Usa, Twitter sospende definitivamente l’account di Trump

Nonostante i vari lockdown duri in diverse regioni del paese, i casi continuano ad esserci con diversi incrementi in varie province. Così si continua il regime di lockdown mirati per ogni focolaio. Andiamo quindi a vedere i nuovi provvedimenti presi dal Governo per fermare il nuovo incremento di casi nel paese. Stavolta, però, a fermarsi sarà la provincia dell’Hebei.

Covid Cina, nuovo lockdown nella provincia di Hebei: 347 nuovi casi

Covid Cina
I nuovi provvedimenti presi nel paese cinese (Getty Images)

Nelle ultime ore, così la Cina ha rafforzato il lockdown nella provincia di Hebei infatti da una settimana cresce il focolaio nella regione. Per questo sono state bloccate tutte le linee della metropolitana del capoluogo Shijiazhuang, ma non solo. Infatti arriva il blocco anche ai bus e ai taxi, dopo l’invito ai residenti al restare in casa.Quindi non ci saranno i mezzi privati e non circoleranno i mezzi a lunga percorrenza.

POTREBBE INTERESSARTI >>> India, incendio nel reparto maternità di un ospedale: morti 10 neonati

Lo stop è arrivato dopo che le autorità sanitarie hanno segnalato 347 nuovi casi. Inoltre stesso stamattina ha la provincia di Hebei ha annunciato 30 nuovi casi di infezione. Inoltre è partita la campagna di test di massa per gli 11 milioni di abitanti della provincia di Shijiazhuang. Per questo si sono mobilitati 3.000 operatori sanitari. Per questo è partita l’allerta per l’intera provincia, con addirittura la punizione per tre funzionari per non aver controllato l’aumento dei casi.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie