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Cronaca

Covid, Antonelli (Cts) avvisa: “Reparti pieni al 50%, rischio con terzo picco”

L’esponente del Cts Massimo Antonelli avverte il rischio di una terza ondata di Covid. Con un nuovo picco gli ospedali potrebbero rischiare il collasso. 

Le parole del Primario di Terapia Intensiva al Policlinico Gemelli (Getty Images)

L’andamento pandemico in Italia è stabile, con il tasso di positività dei tamponi che oscilla dall’11 al 13%. Ma proprio questa stabilità preoccupa gli esperti italiani che temono più di tutti la terza ondata, dovuta ai contagi durante il periodo natalizio. Infatti stando ai dati, una terza ondata rischierebbe di far collassare nuovamente gli Ospedali nella penisola, una situazione da evitare proprio perchè in questo periodo sta entrando a regime l’ottima campagna vaccinale italiana.

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A parlare sulla possibile terza ondata di casi ci ha pensato il primario del reparto “terapie intensive” al Policlinico Gemelli di Roma, Massimo Antonelli. Esponente anche del Comitato Tecnico Scientifico, Antonelli ha affermato che i reparti sono ancora pieni al 50%, nonostante ogni giorno scendano il numero delle terepie intensive. Una situazione non ancora critica, ma comunque delicata. Andiamo quindi a vedere le parole dell’esperto durante la sua ultima intervista.

Covid, Antonelli avverte: “Non possiamo permetterci una terza ondata”

Il direttore del reparto terapie intensive al Policlinico Gemelli (Screenshot)

Durante la sua intervista, Massimo Antonelli ha continuato affermando che almeno al suo Policlinico, per un paziente che viene dimesso ne arriva un altro che deve essere ricoverato. Proprio per questo sul terzo picco, il direttore precisa: “A livello nazionale non c’è una situazione critica, ma i reparti sono stabilmente pieni al 30%. Non possiamo permetterci il rischio che la terza ondata parta da un livello più alto della seconda, perché comporterebbe rischi maggiori per la tenuta degli ospedali“.

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Inoltre Antonelli sostiene le misure natalizie, ricordando che qualche risultato lo hanno dato, visto che ad oggi non c’è stato un significativo aumento di casi. Il peggioramento infatti è live ed ha impattato i servizi assistenziali. Infine, facendo riferimento agli altri paesi europei, l’esponente del Cts non ha escluso un improvviso e significativo aumento di casi. Proprio per prevenire tutto ciò, l’Ideale sarebbe applicare parametri e misure più rigorose, con la pubblicazione del nuovo Dpcm.

Loris Porciello

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