Governo, Renzi rilancia la sfida: “Chiediamo solo un sì o no”

Governo, Renzi paventa ancora la crisi alla vigilia di un’importante incontro. Oltre al Mes il nodo è la delega dei Servizi Segreti

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Gli episodi degli ultimi giorni che hanno riguardato gli Stati Uniti, con quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, hanno spostato l’attenzione dalla crisi di governo che potrebbe aprirsi in Italia. Condizionale d’obbligo perché dai renziani mentre si paventa la possibile caduta dell’esecutivo Conte, seguono poi parole rassicuranti.

Oggi è il turno della prima situazione. Renzi torna a sfidare il premier sul tema del Mes. “Presenteremo un nostro documento che chiederà: sì o no al Mes?” dice, pronto a far dimettere le due ministre in quota Italia Viva e uscire dalla maggioranza di governo.

Lancia il guanto di sfida a Giuseppe Conte che vuole contare le forze della maggioranza in Aula: “Lo aspetto lì” ha affermato il senatore fiorentino che continua a sostenere di non voler essere complice di uno spreco di denaro se il Mes dovesse essere usato male.

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Domani alle 18 c’è un’importante riunione di maggioranza per discutere della bozza del Recovery Plan da portare in Consiglio dei Ministri. Le parole di Renzi arrivano proprio alla vigilia dell’incontro, quasi da monito per quello che potrebbe succedere.

Il pomo della discordia però non è solo il Mes ma anche la questione dei Servizi segreti e della delega che Conte non vuole cedere. Il leader di Italia Viva accusa il premier di compiere un gesto inedito perché i suoi predecessori non hanno tenuto la delega.

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Crisi con minaccia di far crollare il governo, ma senza elezioni. Sul Mes, ha ribadito Renzi, bisogna parlare con l’opposizione e se il governo in aula non avrà i numeri, il suo partito non si spaccherà: “Si farà un nuovo governo, non le elezioni”.

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