Avellino, dopo un permesso è rientrato con 17 ovuli nascosti e uno si è aperto: ricoverato in terapia intensiva
Aveva avuto un permesso, poi è rientrato in carcere ad Avellino e si è sentito male. Nell’intestino aveva diciassette ovuli di droga e uno di è aperto. Il detenuto è stato trasportato in terapia intensiva ed ora rischia la vita.
La notizia è stata data dai segretari dell’Osapp, i sindacalisti Vincenzo Palmieri e Luigi Castaldo. L’episodio arriva a poche ore da un altro che ha riguardato sempre un tentativo di introdurre la droga nella casa circondariale irpina.
Due persone che erano entrate in carcere per i colloqui avevano camuffato cinque cellulari e degli stupefacenti. I primi (tra cui uno smartphone) erano stati nascosti in un doppiofondo di un contenitore di melenzane sott’olio. Un’altra persone aveva invece consegnato un polpo da dare a un detenuto e nella testa sono stati trovati 100 grammi di droga.
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Avellino, sindacati Polizia Penitenzia: “rivedere i benefici”
Palmieri e Castaldo hanno commentato che con questi ultimi interventi è stato sventato un droga Party dell’Epifania. Come già raccontato in altri episodi, nel carcere di Avellino in particolare si stanno verificando molti casi di tentativi per introdurre soprattutto cellullari.
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Gli interventi della Polizia Penitenziaria stanno impedendo ai detenuti di entrare in possesso dei dispositivi per comunicare con l’esterno, utili probabilmente per continuare a gestire gli affari illeciti.
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I due sindacalisti invitato a riflessioni su modifiche legislative in materia di benefici perché alcuni detenuti, nonostante i permessi, continuano a commettere reati come in questo caso dove un uomo ha messo a repentaglio la propria vita.