Governo, crisi evitabile: si va verso un Conte III?

Governo, la crisi si può superare con un rimpasto che farebbe nascere un nuovo esecutivo guidato sempre da Conte

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Crisi di governo sì, crisi no; forse è tutto risolto oppure ci sarà la spaccatura. C’è ancora incertezza sul futuro del governo e sull’appoggio di Italia Viva a secondo esecutivo targato Giuseppe Conte.

Fino a qualche giorno fa il leader del piccolo partito della maggioranza, ma essenziale per la sua esistenza, aveva toni diversi, quasi da ultimatum. Ora sono più pacati ma resta il 7 gennaio come data importante. Le ministre in quota Itala Viva potrebbero dimettersi ma Renzi e Conte stanno camminando in direzioni che li porta a incontrarsi.

Il punto è il Recovery plan, almeno secondo quello che dice Renzi e non si tratterebbe di una questioni di sondaci politici o poltrone. Il premier vorrebbe sottoporre agli alleati di governo la bozza del Recovery del ministro dell’Economia Gualtieri e questo sarebbe il primo segno di disgelo.

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Governo, cosa potrebbe succedere

Si tratta anche su nuove nomine. Un rimpasto di governo dunque potrebbe esserci a dispetto delle dichiarazioni che non è una questione di poltrone. Ma se questa strada sarà utile a tenere in piedi il governo che ben venga. Sembra essere questo il sentimento prevalente nella maggioranza.

Anche da parte del Movimento 5 Stelle che mal sopporta questa situazione di precario equilibri, sotto minaccia da parte di Italia Viva. A Renzi e ai suoi non dispiacerebbe un esponente Pd con un ruolo di maggiore responsabilità come il ministro Franceschini vicepremier, nome che nelle ultime ora sta prendendo quota.

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Ieri Maria Elena Boschi ha ribadito che non si vuole aprire la crisi di governo né si vuole andare ad elezioni anticipate ma da Conte vogliono delle risposte chiare.

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