Il Governo è pronto a discutere il nuovo Dpcm, infatti le misure dell’ultimod ecreto scadranno mercoledì: andiamo a vedere cosa succede.
Fanno sempre più paura le ripercussioni degli ultimi bollettini emanati dalla Protezione Civile, che hanno visto l’incredibile aumento dei casi di positività. Una situazione che rischia di far cadere nello sconforto l’intera popolazione italiana. Infatti nonostante per le festività di Natale sia stata stabilita una linea rigida per evitare l’incremento dei casi, a nulla sono servite tali restrizioni. Infatti ogni singola trasgressione ha portato all’impennata del tasso di contagi, con più di 11mila positività su solamente 60mila tamponi esaminati.
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La situazione quindi è critica ed il nuovo Dpcm potrebbe essere influenzato senza ombra di dubbio dai dati in constante aumento. Così il premier Giuseppe Conte sembrerebbe essere pronto a a stringere ulteriormente le misure ed i parametri anche per la divisione dell’Italia nelle tre zone di restrizioni. Il premier a breve dovrebbe incontrare i capi di delegazione, per decidere le prossime misure da adottare. Andiamo quindi a vedere cosa potrebbe cambiare, per contrastare la diffusione del virus, prima dell’accellerata nella campagna vaccinale.
Nuovo Dpcm, Conte incontra i capi di delegazione: potrebbero cambiare alcuni parametri
Dal 7 gennaio le nuove misure di restrizioni decideranno anche il futuro dell’Italia, con il Governo che potrebbe restringere i parametri con il nuovo Dpcm. La soluzione da adottare al momento sembrebbe quella di mantenere le tre zone diversificate di restrizioni, ma intensificando i parametri, in modo da far scendere nuovamente contagi e tasso di positività.
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Infatti nonostante siano state contestatissime, le tre zone di restrizioni imposte dal Governo avevano permesso all’Italia non solo di far calare il tasso di positività, ma avevano fatto calare vertiginosamente anche l’Indice Rt ed i contagi giornalieri.
La possibilità quindi sarebbe quella di mantenere peressocchè delle linee simili all’ultimo Dpcm, ma con parametri più restrittivi. Ciò significherebbe rendere più arduo il passaggio di una zona da Rossa ad arancione ed infine Giallia. Vederemo se l’incontro con i capi di delegazione confermerà questa ipotesi, in attesa dell’approvazione del secondo vaccino (Moderna) e della richiesta di autorizzazione di AstraZeneca.