Il giornalista, scrittore e sceneggiatore italiano, Roberto Saviano fa un importante rivelazione: una città italiana gli ha tolto la cittadinanza onoraria.
Mossa politica contro Roberto Saviano con i consiglieri della città di Verona, appartenenti a Lega e Fratelli d’Italia, che hanno revocato la cittadinanza onoraria. Infatti il giornalista e scrittore aveva ricevuto il riconoscimento nel 2008, prima della revoca arrivata in questo 2020. Infatti sui propri canali social, Saviano ha indirizzato una lettera ai cittadini veronesi in cui conferma di non essere più un cittadino veronese d’adozione.
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Come detto, facendo riferimento alla mossa politica, lo scrittore ha dichiarato: “Questo provvedimento non riguarda solo me, ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi“. Per lo scrittore questo provvedimento significa che nessuno è cittadino locale se non la pensa come l’amministrazione.
Verona, tolta la cittadinanza onoraria a Saviano: le parole del giornalista
Ma Saviano ha preso subito le difese della città scaligera, affermando che Verona non è tutta così. Infatti per l’autore di “Gomorra” esiste una città aperta e plurale, contrariamente a come certe amministrazioni si sforzino di rappresentarla. Per il giornalista, infatti, è drammatico che arrivi una delibera del genere e no per le attività prioritarie del comune, che trova a scontrarsi con una nuova ondata di contagi da Covid.
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Infatti Saviano ha ricordato che ad oggi Verona è l’ottavo comune per numero di contagi. Anche se ad oggi non è più cittadino onorario, Saviano ha promesso che continuerà a scambiare opinioni con i cittadini scaligeri e soprattutto continuerà a proporre soluzioni anche quando saranno scomode e a vigilare sull’operato degli amministratori locali, anche a costo di andare contro corrente, visto che è questo il ruolo dei cittadini nella società.
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