Brexit, l’accordo sembra ormai prossimo dopo l’ultima notte passata a negoziare sui punti rimasti ancora irrisolti
La Brexit sembra ormai cosa fatta. Dopo che le trattative si erano arenate sull’ultimo scoglio – il tema caldo della pasca – dopo la lunga riunione della scorsa notte sembra che tra qualche ora, massimo domani, Londra e Bruxelles possano dirsi addio.
L’accordo giungerà comunque tardi rispetto al previsto. Il termine ultimo è il 31 dicembre ma doveva chiudere già prima. Tante sono state le insidie emerse nelle ultime settimane e la Francia aveva cominciato un braccio di ferro sulla questione della pesca nel canale della manica.
Un muro contro muro che pare sia stato risolto grazie alla concessioni degli inglesi. Secondo i media inglesi e francesi come la Press Association, proprio sulla pesca si sta ancora lavorando ai dettagli. Ciò che conforta è che il pericolo di un’uscita senza accordo – con gravi conseguenze politiche ed economiche – è stato scongiurato.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus Inghilterra, il ministro della Salute: “Trovata una seconda variante, bisogna agire in fretta”
Brexit, cosa vogliono la parti in cause sulla pesca
Secondo la Bbc, a sbloccare la situazione di stallo sono state le conversazioni che sono intercorse nell’ultima settimana tra il premier britannico Boris Johnson e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Questa mattina i due dovrebbero risentirsi per fare il punto dopo la nottata appena trascorsa che si può definire decisiva.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus Inghilterra, il ministro della Salute: “Trovata una seconda variante, bisogna agire in fretta”
Le regole commerciali, dopo la firma, dovranno essere sottoposto al voto dei Parlamenti. Per quanto riguarda la pesca i negoziati riguardano il controllo delle acque e la ripartizione delle quote del pescato. La Gran Bretagna con l’uscita dalla Ue vorrebbe mantenere un quota maggiore rispetto a quella attuale, l’Ue invece vorrebbe introdurre un nuovo sistema e consentire ovviamente agli stati membri di avere accesso alle acque britanniche.
I commenti sono chiusi.