Il premier Giuseppe Conte riceve l’ok sul Decreto di Natale. Ma la situazione al governo è complessa ed al momento è tregua armata.
Nei giorni scorsi Conte si è portato a casa l’ok sul decreto di Natale che impone restrizioni nei giorni più caldi delle festività natalizie. Dopo la conferma del super discusso decreto, il premier potrà concentrarsi sul caldissimo dossier del Recovery Plan destinato a dividere. Infatti sono ore calde per il Presidente del Consiglio che dovrà dividersi tra le richieste di Pd, Italia Viva ed opposizione.
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Infatti lo scontro con Renzi non si è ancora placato ed il leader di Iv sembrerebbe pronto a far cadere il Governo in piena emergenza sanitaria. Sul Recovery, però il premier Conte cercherà di capire come mettere d’accordo tutte le parti, infatti il Presidente del Consiglio ha affernato: “Passeremo più volte dal Parlamento dobbiamo tutti cercare di essere disponibili a questo confronto“.
Ma al momento stringono sempre di più i tempi per la predisposizione del piano, con un costante stallo sui contenuti e sulla governance ed al momento una soluzione sembrerebbe lontana. In merito è partito l’appello del vice-segretario del Pd, Andrea Orlando, che ha affermato: “Più che un programma ci vuole un cronoprogramma“, ossia una soluzione per mettere in cassaforte i 209 miliardi che il Next Generation Ue darà all’Italia.
Ma al momento resta calda la discussione sul Recovery, con i democratici pronti a parlamentarizzare la discussione per approvare le modifiche al piano. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha affermato: “Per ricostruire fiducia bisogna approvare presto la bozza del Next Generation Eu, avviare il percorso parlamentare e coinvolgere il Paese nelle scelte strategiche sul futuro. Non vogliamo tornare all’Italia pre Covid“.
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Dall’altra parte però c’è un’Italia Viva sul piede di guerra, infatti, non solo Renzi è pronto a togliere la fiducia al Governo in caso di mancata considerazioni delle loro proposte. Infatti in merito è intervenuta anche Teresa Bellanova. Infatti per Bellanova l’indisponibilità di Conte è inspiegabile, specialmente sul ruolo dell’Autorità Delegata. Infatti l’esponente di Iv ha poi continuato affermando: “Aspettiamo la risposta. Di certo dovrà essere all’altezza delle questioni poste. Se non lo fosse, verrebbe meno anche il senso del mio e del nostro stare al governo“.
Poi ci sarebbero anche i Cinque Stelle, pronti a non fidarsi di Renzi. Infatti per i pentastellati, l’ultima mossa di Italia Viva è solo mossa dalla speranza di far paura al premier Giuseppe Conte. Infatti il partito renziano ha come obiettivo il rimpasto, per ricevere un ministero di grande importanza. Nei prossimi giorni quindi si cercherà una linea comune da seguire, per evitare una nuova crisi di Governo.
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