Dpcm Natale, sulla Gazzetta Ufficiale un refuso sulla data non è sfuggito all’ironia del web ma subito è stato corretto
Piccolo e ordinario errore che non è passato inosservato. L’ultimo Dpcm oggi è entrato in Gazzetta Ufficiale, ma con un refuso: la data di validità è dal 19 dicembre 2021 anziché 2020. La piccola distrazione è stata subito corretta ma quel poco tempo che è stata online è stata notata e salvata nella memoria di smartphone e pc.
Chi tutti i giorni per lavoro o diletto scrive sa bene che un errore del genere è così diffuso che ormai è considerato passabile. Nulla di importantissimo soprattutto dal momento che immediatamente si è posto rimedio ma il web in questi casi è noto, non perdona.
Non si è perso tempo per ironizzare sul refuso. Cosa consentita soprattutto forse per vincere lo stress che ogni Natale porta con tutta la sua frenesia e ancor di più in queste festività così uniche e anomale.
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Dpcm Natale, sul refuso c’è l’ironia di Gori
E per un anno…liberi tutti! #DecretoNatale pic.twitter.com/p6XyOYCRU2
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) December 19, 2020
Tra chi ha voluto “scherzare” sottolineando l’errore c’è anche Giorgio Gori, il primo cittadino di Bergamo, città per sua sfortuna diventata simbolo della pandemia in Italia. “Per un anno liberi tutti” ha scritto il sindaco postando uno screenshot della pagina in questione della Gazzetta.
E se il web non ha “perdonato” l’errore di chi ha trascritto, non ha perdonato neanche l’ironia del sindaco che secondo molti è stata inopportuna vista la città che amministra, “difendendo” chi ha commesso “l’errore”: “Lei non sbaglia mai, sindaco?” chiede qualcuno commentando il suo tweet.
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Per qualcun altro il sindaco avrebbe fatto meglio a segnalare l’errore chi di dovere anziché sbeffeggiare in un momento così delicato in cui la sobrietà aiuterebbe.
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