Covid, il direttore della prevenzione del Ministero della Salute Rezza è intervenuto al Forum Risk Management di Arezzo
In questo momento il famoso indice di contagio, l’Rt, non scende più. Per questo bisogna avere “atteggiamenti previdenti” perché bisogna evitare che il virus riparta velocemente quando sarà in corso la campagna per il vaccino.
A dirlo è Gianni Rezza del Ministero della Salute mettendo in evidenza come nelle scorse settimane l’indicatore aveva una tendenza positiva. A preoccupare è sempre il numero delle vittime, ancora troppo alto, e quello dei posti occupati in area medica e intensiva.
Per quanto riguarda il tema dei vaccini Rezza dice che la soglia minima per poter mettere in sicurezza buona parte della popolazione e poter parlare di immunità di gregge è del 60-70%: “Sarà questo l’obiettivo”.
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Covid, Rezza sulla scuola: “Dipenderà dai dati dei territori”
Intervenendo al Forum Risk Management di Arezzo, #GianniRezza, direttore della prevenzione del @MinisteroSalute ha spiegato che “C’è la tendenza a un’inversione in atto, l’#Rt tende a non scendere più”.#ANSASalutehttps://t.co/BsAcpVbY1S
— ANSA Salute & Benessere (@ANSA_Salute) December 18, 2020
Il direttore della prevenzione parla anche della riapertura della scuola in presenza. Al momento è ancora presto per esprimersi e quasi impossibile farlo pensando a un’omogeneità nazionale perché dipenderà dalle “dinamiche epidemiche negli specifici territori“, ha detto.
Ci sarà dunque una valutazione caso e caso e si procederà a piccoli passi e afferma che può essere rischioso rimettere in moto contemporaneamente molte attività.
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Nell’intervento si è parlato anche dei bambini nella campagna di vaccinazione. Non è previsto il loro inserimento spiega Rezza per tre motivi. Il primo perché “non mi risultano sperimentazioni”, il secondo, com’è noto, è perché hanno meno possibilità di infettarsi, terzo non sono considerati come elementi del trasmissione del virus.
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