Vaccino, Von der Leyen: l’annuncio della presidente della Commissione Europea. Comprate più dosi del necessario
L’Europa si prepara alla grande campagna di vaccinazione. Era attesa per il 29 dicembre il via libera dell’Ema, l’agenzia Europe del Farmaco, per l’approvazione definitiva dal vaccino della Pfezin ma forse sarà anticipato, consentendo le prime vaccinazioni già alla fine dell’anno.
Mentre la Gran Bretagna ha cominciato le vaccinazioni l‘8 dicembre scorso, nel resto del vecchio continente tutti e ventisette paesi dell’Unione Europea cominceranno insieme, nello stesso giorno. Lo ha annunciata la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo.
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Vaccino, Von der Leyen: “Lo deve fare almeno il 70%”
Von der Leyen: ‘Vaccini lo stesso giorno in tutti i Paesi’#ANSA https://t.co/lFTJop5jh0
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) December 16, 2020
“Abbiamo comprato più dosi di quante ne siano necessarie per i cittadini europei“, ha detto, decisione questa presa per consentire a ogni Stato di avere le scorte. Per quanto riguarda l’Italia, le dosi totale saranno 202 milioni. Cominciare le vaccinazioni nello stesso giorno è anche un grande segnale politico.
Stesso motivo per cui la Gran Bretagna ha accelerato sui vaccino nell’ottica della Brexit, anche per dimostrare che non ha bisogno dell’Europa per avviare una imponente campagna di vaccinazione. Campagna che in Ue la Ursula Von der Leyen un compito “enorme”: per battere la pandemia, ha spiegato, c’è bisogno che almeno il 70% della popolazione si vaccini.
Il siero anti-covid è un tema che indirettamente riguarda anche l’uscita della Gran Bretagna dell’Unione Europea. Argomento caldo in questi giorni con la fine del periodo di transizione che termina il 31 dicembre prossimo ma l’accordo è ancora lontano.
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Uno dei motivi è il diritto di pesca, questione cara soprattutto alla Francia per la raccolta del merluzzo nel Canale della Manica. Il presidente della Commissione ha ammesso che si sono ancora delle difficoltà e che “a volte non ci sentiamo in grado di risolvere la questione“.
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