Natale, nuovo vertice di Governo per le misure anti coronavirus. L’ipotesi prevede la zona rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio.
Il Premier Giuseppe Conte ha ribadito in serata che il Governo lavorerà ad alcune modifiche al Dpcm già emanato in vista delle festività natalizie. Il presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, ha affermato: “Stiamo lavorando in queste ore, c’è stata un’ulteriore interlocuzione col Cts, che ci ha consigliato qualche misura aggiuntiva. Dobbiamo evitare una terza ondata. Sicuramente faremo qualche intervento aggiuntivo”. L’agenzia Ansa riferisce la proposta emersa nell’ultimo vertice: tutta l’Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio. La decisione non è stata ancora presa ed i colloqui proseguono. In particolare, nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3 gennaio il Paese sarà in lockdown. Brevissima pausa nei giorni 28, 29 e 30 dicembre.
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Natale, Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio
Possibile che le regole da zona rossa valgano anche per il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Nei giorni tra il 28 ed il 30 dicembre sono due le possibilità: le Regioni seguiranno le norme dell’area (gialla, arancione, rossa) in cui si trovano oppure si potrebbe varare una zona arancione nazionale per tutto il periodo festivo. Una zona arancione non permetterebbe la fuoriuscita dal proprio Comune e costringerebbe ancora bar e ristoranti alla chiusura.
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Nella giornata di oggi a livello nazionale i contagi rilevati dal bollettino sono più di 17 mila e 500. Il numero dei morti è ancora tragicamente alto: il conto aumenta di 680 unità, 680 persone che hanno perso la vita a causa del Covid-19. A richiedere misure più severe nei giorni di Natale, da vivere in zona rossa, non è stato soltanto il Comitato Tecnico Scientifico, ma anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Nel corso della riunione tra Governo e Regioni, il governatore ha tuonato: “Se il Governo non fa misure da zona rossa, allora le facciamo noi”.
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A Palazzo Chigi è in atto un braccio di ferro tra i rigoristi e chi invece richiede norme per le festività più “morbide” dopo gli ultimi mesi di difficoltà (sanitaria, ma anche sociale ed economica). Al ritorno del ministro Teresa Bellanova da Bruxelles ci sarà una nuove riunione per prendere – presumibilmente – la decisione definitiva.
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