Miracolo di San Gennaro, non solo settembre: oggi le celebrazioni con le restrizioni delle norme anti-covid. Ecco perché c’è anche questa data
“Noi qui Napoli campiamo solo di miracoli” diceva Totò nei panni di Don Vincenzo rivolgendosi a Dudù, un giovane Nino Manfredi, in Operazione San Gennaro, uno degli ultimi film del grande attore napoletano. Infatti in una città così complessa non basta solo un miracolo. Forse è il meno conosciuto ma il Santo Patrono, da lunga tradizione, il miracolo lo compie anche a dicembre, precisamente oggi.
Dopo quello di maggio con relativa processione e quello più noto del 19 settembre, giorno di San Gennaro, c’è un terzo – molto meno conosciuto – a pochi giorni dal Natale. Ma come nei mesi precedenti a causa del Covid anche la celebrazione di oggi si terrà a porte chiuse.
Quello di dicembre è detto “miracolo laico” perché si tiene della Cappella del Tesoro di San Gennaro, all’interno del Duomo, istituito nel gennaio del 1527 e gestita dalla Deputazione di San Gennaro, organo laico presieduto dal sindaco della città.
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Il Miracolo San Gennaro del 16 dicembre risale al 1631
Ma perché avviene questa celebrazione il 16 dicembre? Quel giorno del 1631 secondo la tradizione l’esposizione del sangue e del busto di San Gennaro presso il Ponte dei Granili, tra San Giovanni a Teduccio e via della Reggia di Portici, fermò la lava dell’eruzione del Vesuvio che era in corso.
Le celebrazioni oggi andranno avanti tutta la giornata. Eccezionalmente quest’anno, per questioni di spazio e per garantire un maggiore distanziamento, la teca con il sangue sarà esposta sull’altare maggiore e non nella Cappella. Dalle ore 9 le celebrazioni sono in corso sulla pagina Facebook della Cappella fino alle 12 per poi riprendere alle 16.30.
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Alle ore 18.30 inizierà la messa, una delle ultime celebrate dal cardinale Crescenzio Sepe che resta amministratore apostolico in attesa dell’arrivo di Domenico Battaglia, il nuovo arcivescovo di Napoli.
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