Vaccino Covid, il viceministro Sileri ad Agorà: “Ripensare all’obbligatorietà se si vaccina il 30% degli italiani”
Le prime dosi del vaccino Covid in Italia dovrebbero essere somministrate per i pazienti più a rischio il mese prossimo. Il vaccino sarà gratuito ma non obbligatorio come aveva già annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza.
Oggi il suo vice, Pierpaolo Sileri, oggi ad Agorà su RaiTre, si è detto fiducioso che la popolazione vorrà farlo, ma, avverte, che se dopo un anno sarà stato vaccinato solo il 30% della popolazione, bisognerà cominciare a pensare a qualche forma di obbligatorietà.
In merito dubbi degli italiani sul vaccino, secondo alcuni sondaggi, il viceministro (e medico) pensa che i motivi siano nel fatto che “si parla male”, ad esempio si dice che è stato fatto di fretta ma non viene spiegato perché è stato testato velocemente.
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Vaccino Covid, Sileri: “Anch’io sono stato contagiato e lo farò”
Sileri in collegamento con la trasmissione di RaiTre dice che è stato contagiato anche lui da virus. Farà in vaccino “ma sarà tra gli ultimi”, aspettando il suo turno perché è giusto che lo faccia prima un anziano di 85 anni che possa portare avanti la sua vita e “spegnersi senza Covid”.
In diretta si è parlato anche di chi come lui ha avuto il virus e dell’eventuale immunità. Dice che è difficile essere immune perché il virus è nuovo ma è probabile che chi è stato già contagiato possa avere un’immunità “più o meno forte”.
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Infine il viceministro esprime la sua contrarietà alle eventuali aperture di Natale e le relative discussioni in queste ore, potendosi tra i cosiddetti rigoristi per evitare a gennaio una terza ondata.
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