Spostamenti tra Comuni: Conte ha dichiarato che sarà il Parlamento ad assumersi le responsabilità. Ecco i tempi
Continua il confronto sulle ipotesi di allentare le misure previste dall’ultimo Dpcm nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. L’idea di aprire alla possibilità di spostarsi tra i Comuni piccoli piace a qualcuno all’interno della maggioranza come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ma Conte, il titolare della Salute Speranza e quello delle Regioni Boccia sono contrari.
I due ministri, tutt’altro, a quanto pare sono per ulteriore restrizioni. Il capo del governo Conte ha dichiarato che se qualche decisione in merito dovesse essere prese, ogni responsabilità se l’assumerà il Parlamento “che è sempre sovrano”, ha ripetuto in questi ultimi giorni.
Ma l’idea di concedere qualche eccezione per quei giorni che piace anche a parte dell’opposizione, in cosa consiste e soprattutto, quando si avrà qualche certezza in più? Quando si parla di piccolo Comuni si intende meno di 5000 abitanti e si discute anche sui limiti degli spostamenti per questi territori.
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Spostamenti tra Comuni, raggio di movimento e date
La misura dunque riguarderebbe i Comuni che hanno questo tetto massimo di residenti ma non è ancora chiaro cosa si vuole presentare in Parlamento: non è escluso un raggio di massimo 20 chilometri oppure la possibilità di andare solo nel Comune limitrofo.
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Per quanto riguarda i tempi entro mercoledì si dovrebbe avere avere una linea definitiva perché in Senato si voteranno le mozioni di maggioranza e opposizione. I rigoristi, che vede in prima fila Roberto Speranza, prendono ad esempio ciò che è successo negli Stati Uniti con la Festa del Ringraziamento quando 50 milioni di persone si sono spostati causando l’impennata di contagi.
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