De Luca duro su Natale e Capodanno: “Quest anno non esistono”

Nella consueta diretta di venerdì il governatore De Luca, con il solito monologo, ha annunciato: “Quest anno Natale e Capodanno non esistono”

Ancora una volta il governatore Vincenzo De Luca è intervenuto con la sua solita diretta del venerdì pomeriggio, pronunciandosi su Natale e Capodanno. Ancora una volta, con toni allarmistici il governatore ha asserito: “Quest’anno Natale e Capodanno non esistono“. Prima ancora dell’annuncio che ha scatenato la chat, De Luca è intervenuto sui fondi del Recovery Fund.

Infatti il presidente regionale ha sollevato una polemica populista sui fondi destinati alle regioni del Sud, affermando: “C’è un problema politico che per noi meridionali rappresenta il problema principale: le ipotesi del governo configurano un ennesimo furto nei confronti delle regioni meridionali“.

Dopo è arrivata l’accusa al Governo di voler gestire scelleratamente i fondi dell’Unione Europea, ai danni delle regioni Meridionali. Ma il monologo di De Luca ha visto come tema principale soprattutto le feste di Natale. Andiamo a vedere le sue parole durante la diretta.

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De Luca su Natale e Capodanno: “Contrario all’apertura della mobilità”

E’ stata un’altra lungo monologo di De Luca che torna a far storcere qualche naso. Infatti in poco tempo il governatore è passato dall’essere contro alla zona rossa ed arancione al ritenere pericoloso riaprire la mobilità. Il presidente regionale ha affermato: “La Campania chiede provvedimenti più rigorosi, è contraria al rilassamento, all’apertura della mobilità, a tutte le manfrine a cui stiamo assistendo, comuni piccoli, comuni grandi, cosa dobbiamo fare a Natale“.

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Poi De Luca è tornato sulla questione dei fondi del Recovery Fund. Infatti in merito il governatore afferma che dal Governo si sta preparando il presunto “grande furto” alle regioni del Sud, per questo motivo bisogna fare una battaglia politica bella forte. Infine De Luca ha concluso affermando: “Ci dobbiamo preparare nei prossimi giorni vedremo di proporre un incontro con altre regioni del sud per mettere in campo una risposta istituzionale forte, anche per verificare se i parecchi ministri campani diano cenni di esistenza oppure no“.