Clima, accordo Ue; -55% di emissioni entro il 2030. “Dieci anni è domani, non esiste piano B” ha detto Macron. Ora ratifica del Parlamento
“Abbiamo deciso di tagliare le emissioni del 55% entro il 2030”, lo ha annunciato su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel dopo una lunga discussione. Anche il leader francese Emmanuel Macron ha espresso soddisfazioni cinque anni dopo il primo accordo sul clima di Parigi, “10 anni sono domani” ha detto, perché un piano B “non esiste“.
L’obiettivo, molto difficile da raggiungere, è che l’Europa diventi a emissioni zero entro la metà del secolo. Il summit di stanotte è stato lungo soprattutto perché ci sono state delle resistenze da parte dei paesi che sono in ritardo sul fronte ambientale e hanno chiesto delle contropartite economiche per ridurre l’inquinamento.
La principale resistenza è arrivata dalla Polonia. Varsavia chiedeva che il calcolo nazionale sul taglio delle emissioni avvenisse in base al proprio Prodotto Interno Lordo, così i paesi con un PIL più basso avessero fatto meno sforzi.
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Clima, domani vertice delle Nazioni Unite
Nottata intensa di lavoro al Consiglio Europeo coronata dalla chiusura positiva su #GreenDeal. Neutralità climatica pensando alle nuove generazioni #eucogreendeal #EuCo pic.twitter.com/sOkyeNGRKb
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 11, 2020
La trattativa sul clima è cominciata dopo che i Ventisette hanno si erano accordati sul bilancio comunitario 2021-2027. E comunitario saranno anche gli obiettivi climatici da raggiungere e non più solo dai singoli Stati. I dettagli dell’intesa di questa notte dovranno essere negoziati con il Parlamento.
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Gli accordi di queste ore sono un rinnovo di quelli Parigi del 2015 con i paesi che allora aderirono chiamati a valutare cosa fatto in questi anni e cosa fare ancora. Domani ci sarà il vertice sul clima delle Nazioni Unite e con questo accordo l’Unione Europea si presenta in una posizione forte e decisa.