Covid, Svezia: a Stoccolma terapie intensive piene al 99%

Covid, in Svezia situazione al limite. Cresce il numero dei contagi anche in Germania, Stati Uniti e Russia

Covid Svezia
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Stoccolma è al collasso e non solo per via del Covid. Le terapie intensive della capitale svedese sono piene al 99%. Non tutti sono pazienti Covid ma lo è la maggior parte. Ad annunciarlo il direttore sanitario regionale Bjorn Eriksson in una conferenza stampa i cui contenuti sono stati riportati dal quotidiano The Local. Nel corso della prima ondata la Svezia aveva avuto un atteggiamento controcorrente rispetto ad altri Stati con poche restrizioni. Le autorità si erano affidate alle note capacità svedesi di rispettare le regole senza eccessivi controlli.

I posti letto in terapia intensiva erano stati comunque aumentati di 160 unità ma ora sono liberi quasi esauriti. Eriksson ha invitato i cittadini a non assembrarsi nei negozi per le compere natalizie o nei locali, punti d’incontro dopo il lavoro. “Le conseguenze sono orribili“, ha dichiarato.

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Covid, 20mila morti in Germania: i numeri di Usa e Russia

Continua a peggiorare la situazione in Germania nonostante le misure e gli appelli. Ieri il paese ha superato la soglia dei 20mila morti dall’inizio della pandemia. Secondo il Robert Koch Institut nelle ultime ventiquattr’ore i decessi sono stati 440.

Mentre in Italia i contagi calano lentamente, condizione che non ci consente ancora di consideraci fuori dall’emergenza, oltre alla Germania all’estero i numeri sono altissimi come negli Stati Uniti. Da Washington giungono altri dati allarmanti. Ieri sono stati registrati più di 3000 morti in ventiquattr’ore secondo l’Università Johns Hopkins, e ore 220.000 le nuove infezioni.

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In Russia i nuovi casi sono quasi 28mila portando a quasi due milioni e 600mila il numero totale delle persone contagiate. Fa temere anche l’aumento delle vittime, più 562 rispetto al giorno precedente. Sale a oltre 45mila il numero delle persone decedute dopo aver contratto il virus.

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