Il governo è al lavoro per il Dpcm Natale che dovrebbe partire dal 4 dicembre prossimo: sul tavolo principalmente il rientro a scuola e gli spostamenti
Il governo, al lavoro per le misure da prendere in vista di dicembre, è concentrato sul nodo dei viaggi di Natale e la possibilità di riaprire le scuole il 7 gennaio. Nella serata di ieri è emersa, però, l’ipotesi che vedrebbe ridurre gradualmente la didattica a distanza per le superiori già da metà del mese prossimo. Questa possibilità pare sia caldeggiata in particolare da M5S ed Italia Viva.
Come già detto, l’idea è quella di riportare tutti in classe a partire dal 7 gennaio, ma nelle aree a basso contagio, gli adolescenti potrebbero combinare didattica a distanza ed in presenza a partire da dicembre.
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Dpcm Natale, no al limite di persone al cenone
In vista del Dpcm Natale, il governo deve riflette sulla questione degli spostamenti. Qualora l’Italia fosse tutta, o quasi, gialla, ci potrebbe essere qualche restrizione in meno, ma nessun’apertura totale. Il governo vorrebbe poter applicare in primis regole omogenee per il tutto il paese dal 4 dicembre in poi. Assodato che non ci sarà un via libera totale, né saranno consentite vacanze sulla neve, si parla sostanzialmente della possibilità di raggiungere i propri cari presenti in regioni differenti.
Si riflette anche sul ritorno alla residenza ed il ricongiungimento con genitori anziani. Il tutto sempre corredato dall’autocertificazione. Il governo non dovrebbe stabilire un numero massimo di persone in occasione dei cenoni, ma si raccomanderà di limitare quanto possibile i raggruppamenti.
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