Il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Silvio Brusaferro, è ottimista sulla situazione covid in Italia: la curva decresce.
La situazione Covid-19 in Italia migliora giorno dopo giorno, con la curva epidemiologica in continua decrescita, come riporta Silvio Brusaferro. Le parole del presidente dell’Iss questa mattina fanno traspirare grandissimo ottimismo per la penisola, che si avvia verso una flessione sempre più netta del contagio. Il numero dei nuovi casi degli ultimi due bollettini è stato sempre minore rispetto ai guariti, una situazione che non solo dà conforto, ma permette anche di ridurre la pressione negli ospedali.
Nonostante le numerose critiche, le tre zone imposte dal governo con il Dpcm del 3 novembre hanno dato i suoi frutti, con diverse regioni pronte ad uscire dalla zona rossa, come ad esempio Lombardia e Piemonte, pronte a passare alla zona arancione, ossia quella delle restrizioni intermedie. Andiamo quindi a vedere le parole di Brusaferro sull’andamento della pandemia in Italia.
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Covid, Brusaferro: “Realtà diversificata tra le regioni”
Un Silvio Brusaferro entusiasta, questa mattina, ha risposto alle domande dei giornalisti. Il presidente dell’Iss infatti ha riportato una decrescita della curva di contagio, con i sintomatici che diminuiscono sempre di più, come anche i nuovi casi in totale. Però il presidente ci ha tenuto a precisare che ci sono anche alcune regioni in cui la curva di contagio è in crescita, infatti l’incidenza resta elevata nel periodo di sette giorni.
Nonostante ciò, per il presidente adesso c’è un’incidenza diversificata tra le regioni. Infatti Brusaferro ha dichiarato: “Alcune hanno un’incidenza a 2 cifre nei 15 giorni, altre hanno un’incidenza a 3 cifre“. Così ha concluso il presidente dell’Iss che adesso la curva è in decrescita grazie ad un continuo appiattimento, specialmente per quanto riguarda i rivoceri in aria medica.
L’unico dato che preoccupa ancora è il numero di decessi, ancora alto e che non riesce a calare. Inoltre l’età media dei positivi è di 48 anni, in crescita rispetto all’inizio della seconda ondata.
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L.P.
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