Donald Trump si dice pronto a lasciare la Casa Bianca senza ulteriori accuse sul risultato delle elezioni nel caso in cui il Collegio certifichi la vittoria di Biden.
Donald Trump ha perso le elezioni presidenziali, ma prosegue nel chiedere riconteggi e controlli e nel denunciare brogli. Le procedure di voto sono state corrette e limpide, fanno sapere dagli Stati Uniti. Joe Biden, presidente eletto, ha superato la soglia di 80 milioni di voti ricevuti: si tratta di un record assoluto nella storia americana.
Nonostante l’atteggiamento sempre ostativo nei confronti del rivale vincitore delle elezioni, il presidente uscente sembra aprire per la prima volta alla sconfitta. “Se il Collegio elettorale nominerà formalmente Biden, allora lascio“ ha affermato Trump rispondendo alle domande dei cronisti presenti a Washington.
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Trump apre alla vittoria di Biden: “Allora lascio la Casa Bianca”
Il Collegio elettorale il 15 dicembre dovrà certificare la validità dei voti di Biden perché – ribadisce Donald – “le elezioni sono state una frode”. Ma Trump parteciperà alla cerimonia di giuramento di Biden, il 20 gennaio del prossimo anno? Il tycoon si è rifiutato di rispondere alla domanda. O meglio, il presidente uscente ha già le idee chiare su cosa farà tra poco meno di due mesi, ma non ha intenzione di rivelare in anticipo la sua decisione.
In questi ultimissimi giorni da presidente, Trump potrebbe decidere di avvalersi del “potere di posporre o di perdonare reati contro gli Stati Uniti” che gli conferisce la Costituzione. Nel caso decidesse di avvalersi di questa facoltà per se stesso (sarebbe la prima volta che accade), avrebbe completa immunità giudiziaria una volta lasciata la Casa Bianca. Gli eventuali reati commessi durante il proprio mandato sarebbero completamente “perdonati”. L’autosalvataggio ci sarà? Trump non ha ancora comunicato la volontà di utilizzare lo speciale potere costituzionale, ma negli Stati Uniti se ne comincia a parlare con insistenza.
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