Vaccino anti-covid, sondaggio: un italiano su tre non lo farà a gennaio

Vaccino anti-covid, secondo la Swg il 37% non si vaccinerà con le prime dosi. Il 13 novembre diceva no il 34%

Dopo mesi di studio sembra ormai davvero pronto il vaccino contro il covid. Le varie aziende che hanno lavorato hanno annunciato che ha un’alta efficacia, più del 90%. Gli annunci della Pfizer e Moderna e della AstraZeneca hanno fatto esultare chi spera che sia pronto il prima possibile, ma non tutti sono convinti di farlo.

A gennaio dovrebbero arrivare le prime dosi in Italia per il personale sanitario ma un italiano su tre non vorrebbe vaccinarsi subito. Secondo la società di ricerche Swg il 44% del campione ha detto sì alla vaccinazione appena sarà possibile, anche a gennaio.

Il 37% è invece contrario a vaccinarsi subito. Quest’ultimo dato aumento del 3% rispetto all’ultima rivelazione datata 13 novembre. Del campione che ha detto no, il 26% lo farebbe solo se fosse obbligatorio mentre l’11% resta contrario anche se obbligatorio. “Non saprei” è stata invece la risposta del 19%.

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Un italiano su tre non si farebbe vaccinare a gennaio contro il Covidhttps://t.co/CK9zEegPlS

— Agi Agenzia Italia (@Agenzia_Italia) November 23, 2020

Vaccino, i giovani si fidano di meno

Anche la Tecnè ha svolto un sondaggio in merito ed è emerso che l’88% degli intervistati ha fiducia in generale dei vaccini a differenza del restante 12%. Il presidente della Tecnè Carlo Buttaroni ha detto che questo dato fa riflettere perché la maggior parte delle persone che rientrano il quel 12% sono giovani tra i 18 e 34 anni che “sembrano non credere nell’avanzamento scientifico”, riporta l’Agi. Questo dato però p diverso in base all’istruzione e alla fascia di reddito.

Per quanto riguarda invece le informazioni ricevute sul Covid, gli italiani si fidano più delle istituzioni che dei media. Secondo la European Opinion Tracker del Gruppo BVA in collaborazione con la Doxa, il 54% si fida delle informazioni ricevute (più di inglesi e francesi) ma sulla qualità fornite dai media, invece, la percentuale di ferma al 46%; meno degli inglesi (48%) e più dei francesi (34%).

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