Il Dpcm dello scorso 3 novembre sta dando i suoi frutti. Infatti calano i contagi da Covid, con l’obiettivo di arrivare sotto ad 1 di Rt.
Nonostante i contagi continuino ad aumentare, i dati del Covid-19 in Italia sembrano essere incoraggianti, conla curva del contagio che sta registrando la prima frenata. Segnali incoraggianti, come annunciato dalla conferenza stampa tenuta dal presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli, dal presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Silvio Brusaferro, e dal direttore del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
I tre esperti hanno analizzato la curva pandemica, ricordando che in questa settimana l’indice di contagio è sceso leggermente, passando da 1,7 ad 1,4. Questa, come annunciato dagli esperti, è il primo segnale di diminuzione della trasmissione dell’infezione nel Paese. Nelle settimane precedenti, inoltre si era notato un aumento dei ricoveri in terapia intensiva. Mentre invece adesso anche le terapie intensiva sembrano lentamente migliorare.
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Covid, migliora l’indice dei contagi: “Primi effetti degli ultimi Dpcm”
Già nella giornata di ieri, Franco Locatelli aveva dato le prime indiscrezioni sull’andamento della pandemia. Infatti, il direttore ha ribadito gli effetti degli ultimi Dpcm, riportando il dato più che confortante delle terapie intensive. Infatti nella giornata di ieri l’ingresso nelle terapie intensive sono stati solamente 60, rispetto ai 120 di qualche giorno fa.
Segnali incoraggianti anche per Silvio Brusaferro. Infatti il direttore dell’Iss ha dichiarato: “L’epidemia in Italia mostra un primo segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione messe in atto dal 14 ottobre“. Brusaferro ha poi concluso ricordando che bisogno monitorare costantemente la situazione , ricordando che c’è un grande rischio per tutte le regioni.
Ad oggi, grazie al calo dell’indice Rt, tutte le regioni sono collocate nello scenario 3. Mentre invece la ripresa deve essere dimostrata soprattutto dalle regioni che occupano lo scenario 4 e che stanno faticando ad uscirne. Solamente nei prossimi 14 giorni potremo vedere ulteriori miglioramenti, con l’ingresso in zona rossa di altre due regioni.
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L.P.
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