Walter Ricciardi lancia l’allarme: “In questa epoca storica le pandemie saranno sempre più frequenti, si rischia un disastro”.
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha lanciato un importante allarme alla vigilia dell’ultima giornata del Festival della Salute globale. Il docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma ha affermato: “Siamo entrati in un periodo storico in cui questi virus e queste pandemie saranno sempre più frequenti. Con questo coronavirus – riporta adnkronos – ci è andata anche bene, perché ha una bassa letalità. Se con il prossimo virus quest’ultima dovesse essere più alta, i risultati sarebbero disastrosi”.
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Non solo coronavirus, l’allarme di Ricciardi
Questa manifestazione secondo Ricciardi sarà “l’occasione per sottolineare che la salute dell’uomo è strettamente intrecciata a quella del pianeta”. Bisognerà curare le condizioni di acqua, aria, clima e alimentazione per evitare l’ennesima estinzione che si verificherebbe sul nostro pianeta. La popolazione mondiale deve capire come curare se stessi e la Terra, prosegue il consulente del Ministero. “L’esempio più lampante è dato proprio dall’attuale pandemia: questi virus erano eventi rarissimi in passato, eppure negli ultimi anni ne abbiamo già conosciuti tanti e pericolosi” spiega Ricciardi.
Vaccini e terapie possono essere soluzioni per il breve termine, ma per il medio-lungo termine sarà necessario adottare strategie di prevenzione. “Gli uomini battono i virus da millenni, ma se i virus imparano e approfittano delle nostre debolezze, potremmo arrivare a delle catastrofi” conclude.
Italia in lockdown? La risposta
In Italia si registrano oggi 37.255 contagi, resta alto il numero dei morti nelle ultime ventiquattro ore. 544 deceduti, aumenta anche il tasso di positività (16,3%). Nella giornata di ieri la metà dei posti letto (50%) nei reparti ordinari degli ospedali italiani è occupata da malati Covid. Da questa rilevazione dell’Agenas si escludono le terapie intensive.
Ipotesi lockdown nazionale, il consulente ministeriale ha risposto: “Abbiamo 2-3 settimane di tempo per valutare cosa avverrà prossimamente. Si potrebbe anche decidere di allentare queste misure o di chiudere ulteriormente”.
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