La Regione Campania, da domani, entra in zona rossa. Cambia, quindi, anche il regolamento per l’università Federico II.
L’Università degli Studi di Napoli ha rilasciato un comunicato attraverso il proprio sito ufficiale. L’ateneo che ospita migliaia di studenti provenienti da tutta la Campania ed anche da altre parti d’Italia e del mondo deve fare i conti con le misure restrittive. La Regione, infatti, da domani entra in zona rossa a causa dell’emergenza Coronavirus. Per questo motivo, quindi, cambia anche il regolamento dell’università che deve adattarsi alle esigenze sanitarie nazionali.
“Tutte le attività formative e curriculari (lezioni frontali, esami di profitto e prove intercorso, laboratori didattici ed esercitazioni, esami finali di laurea e proclamazioni, tirocini didattici e sopralluoghi didattici) a partire da lunedì 16-11-2020 si svolgono a distanza incluso quelle dei primi anni”, si legge sul sito dell’ateneo.
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Coronavirus, la Campania in zona rossa: cosa cambia per la Federico II
L’università, però, resta aperta e le attività di ricerca continuano all’interno delle strutture dell’ateneo. Nel comunicato si legge che “Continuano ad essere escluse dal passaggio alla DAD attività riconducibili ad una gestione di tipo individuale o di piccoli gruppi svolte in condizioni di sicurezza quali: i corsi per medici in formazione specialistica compresi i tirocini, i corsi di formazione specifica in Medicina Generale compresi i tirocini, i tirocini dei CdS di area medica, sanitaria e farmaceutica, nonché le attività dei tirocinanti nelle professioni sanitarie, altre attività didattiche esperienziali difficilmente surrogabili in remoto, l’eventuale accesso alle biblioteche e alle sale studio, tutte le attività di ricerca o di tirocinio considerate in ogni caso obbligatorie e indifferibili”.
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