School of Future, la manifestazione contro la didattica a distanza

School of Future, ha preso piede da Torino il Flash mob dove gli studenti fanno lezioni davanti alle proprie scuole

L’iniziativa contro le lezioni a distanza è partita da Torino e ha l’obiettivo di diffondersi in tutta Italia. Si chiama Schools for future la protesta di chi chiede di tornare a fare lezioni tra i banchi di scuole. Nessuno slogan, non ci sono cortei né striscioni. Anita e Lisa sono due studentesse che a Torino hanno raccolto l’idea del Comitato Priorità alla scuola e si sono piazzate con dei banchi davanti all’ingresso della propria scuola con Pc e Wi-Fi.

Da giorni le ragazze sono lì e da quanto la pacifica protesta è iniziata qualcosa è cambiato dicono all’Ansa: “C’è più coscienza tra gli studenti, ma anche nelle persone più grandi”. L’appuntamento è per questa mattina in tutta Italia e qualcuno ha risposto all’invito, piazzandosi davanti al proprio istituto.

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Anche all’esterno del Liceo Galilei di Firenze c’è qualche studente. I ragazzi in protesta fanno regolarmente lezione come se fossero a casa ma è simbolico il loro gesto. La scuola in presenza è ben diversa e gli studenti voglio la garanzia che il prima possibile si torni in aula.

L’appuntamento sarà rinnovato ogni venerdì per sensibilizzare le istituzioni che buona fascia del corpo studentesco italiano vuole fare lezione collettiva, confrontandosi in aula. Ma altre forme di protesta già sono state escogitate. Da domenica a Milano in prossimità dei parchi, regolarmente distanziati, mamme e insegnanti faranno lezioni all’aperto. Iniziative che indicano anche qual è il vero valore della scuola, l’apertura e la collettività nell’insegnamento e nell’apprendimento.

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