Caporalato, a La Spezia sfruttavano e minacciavano operai bengalesi impiegati anche in lavori pericolosi. Sequestrati oltre 900mila euro
Operazione della Guardia di Finanza tra La Spezia, Savona, Ancona e Carrara. Sette persone sono finite in carcere e una agli arresti domiciliari. L’indagine è partita da un contro su una società che impiegava circa 150 operai prevalentemente bengalesi. I controlli si sono estesi scoprendo dell’esistenza di una vera e propria rete criminale.
L’indagine ha seguito un lungo filo, dagli orari di lavoro di ingresso e uscita, testimonianze di lavoratori e persone attigue ma anche intercettazioni telefoniche e ambientali. Sono emerse “gravi condizioni di sfruttamento” con tanto di atti violenti e intimidatori.
Gli sfruttati si occupavano anche di lavoratori pericolosi come la saldatura, la stuccatura e la verniciatura di imponenti yacht e super-yacht. La paga era “fissa” con 3-4 euro all’ora.
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#GDF #LaSpezia: associazione a #delinquere e #caporalato, 8 arresti tra La Spezia ed Ancona. Sfruttati e minacciati oltre 150 #operai bengalesi utilizzati nella costruzione di #yacht di lusso. #Perquisizioni e #sequestri per circa 1 milione di euro.#NoiconVoi pic.twitter.com/HMUJolrBby
— Guardia di Finanza (@GDF) November 10, 2020
La Spezia, costruivano yacht di lusso lavorando 14 ore al giorno
Oltre alla paga misera i lavoratori venivano controllati a vista dai “capi”, insultati e anche percossi. I turni arrivavano anche a 14 ore di lavoro al giorno, senza permessi né riposi. La necessità era ovviamente il motivo che faceva sottostare i lavoratori a questo stato di cose. Sono emersi episodi di infortuni dove i lavoratori venivano costretti a dichiarare il falso al personale sanitario.
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++ Pagati 4 euro l’ora per lavorare a yacht lusso, arresti ++. Società lavorava per importanti cantieri spezzini #ANSA https://t.co/pL4lNcxr4Y
— Ansa Liguria (@AnsaLiguria) November 10, 2020