Legambiente stila il rapporto delle regioni meno “green” d’Italia, tra queste c’è la Campania: tra inquinamento e pochi alberi.
Dalla Campania Felix all’essere una delle regioni meno green d’Italia, è questo il rapporto di Legambiente nei confronti di Napoli e Caserta. Le due città, nonostante la pandemia, sono sempre meno green, come emerge da “Ecosistema Urbano” report annuale dell’associazione. Infatti in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24, Legambiente ha stilato il rapport annuale e sulla regione campana troviamo più luci che ombre.
Il report parte dalla “raccolta differenziata” ed in Campania i numeri sono poco entusiasmanti. Solo Avellino supera l’obiettivo di legge del 65%, mentre a Napoli la percentuale scende fino al 36%. Delude anche il “rapporto alberi-abitanti“, infatti nel napoletano ci sono solamente 6 alberi ogni 100 abitanti a Napoli, ed il dato scende addirittura a 4 ogni 100 abitanti a Benevento.
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Nel report dell’Associazione, Napoli resta lontana dalle grandi città per quanto riguarda il “Trasporto Pubblico“. Infatti il dato nel napoletano si ferma a solamente 98 passeggeri trasportati annualmente per abitante, ben lontana da Venezia con 705 viaggi/ab/anno e Milano 468 viaggi/ab.
Ma ciò che preoccupa maggiormente è la “qualità dell’aria”, problema che affligge parte delle grandi città nel mondo. Infatti il rapporto di Legambiente si basa sulla concentrazione di biossido di azoto (NO2). Nonostante siano molto alti i dati, nessuna città campana supera il limite di legge di 40 μg/mc. La situazione peggiore la troviamo a Salerno con una media 38,4 μg/mc, seguita da Napoli con 36,6. Meglio Benevento e Avellino, con rispettivamente 22,0 e 20,9 μg/mc.
Così Mariateresa Imperato, presidente di Legambiente Campania, ha affermato la volontà di voler rendere le città della regione più green. Infatti la soluzione per Imperato sarebbe quella di trasformare le città in un enorme laboratorio dove coltivare progresso sociale, economico e ambientale, tecnologico, culturale. L’emergenza può essere trasformata facilmente in opportunità per il cambiamento. Così la soluzione è investire in posti di lavoro green, mobilità nuova ed efficienza nei settori decisivi dell’edilizia, dell’energia, dei rifiuti, dell’uso del suolo e delle risorse naturali.
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L.P.
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