Il governo ha cercato di fermare la pandemia da Covid con il nuovo Dpcm, ma il governatore veneto Zaia attacca sulla mancanza di dialogo.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia attacca nuovamente il Governo sulla gestione della pandemia da Covid-19. Infatti Zaia ha spiegato da dove nasce il conflitto con i capi di stato, ossia dal far diventare le fasce in sistema di classificazione dei territori e da aiuto si sono trasformate in giudizio. Inoltre con la mancanza di contraddittorio, è esploso il conflitto tra le due parti.
Inoltre il governatore ha ricordato che essendo in “Zona Gialla” non ha niente da recriminare, ma ci ha tenuto a precisare la natura dei conflitti tra le due parti. Ma il governatore, nella sua ultima intervista, ha richiesto il miglioramento di alcuni parametri. Un esempio è l’incidenza dei positivi sul numero dei tamponi, ricordando gli oltre 10mila test rapidi al giorno fatti in Veneto ed è inconcepibile non tenerne conto.
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Covid, Zaia difende la sua regione: “In Veneto impossibile truccare i dati”
Dopo il caos suscitato dalla situazione Covid in Calabria, Zaia ha rassicurato tutti gli abitanti veneti, ricordando che nella Regione non è possibile in alcun modo truccare i dati. Infatti per il governatore nascondere i dati di una pandemia è come mettere la polvere sotto ad un tappeto.
Inoltre il governatore è tornato sulla situazione Calabria, ricordando che il commissario è stato nominato proprio dal governo. Poi Zaia afferma che il problema è culturale, dichiarando: “La pandemia dev’ essere l’occasione per stanare le sacche di mala gestio che sopravvivono da decenni” – ha poi concluso – “Questa vicenda è la risposta a chi dice che il Sud ha avuto meno del Nord: forse è un problema di efficienza e responsabilità, non di soldi“. Parole pesanti quelle di Zaia, che non faranno altro che accendere ulteriori dibattiti tra governatori nei prossimi giorni.
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L.P.
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