Economia, la viceministro Castelli: “Aiuti anche per le attività aperte”

La viceministro Laura Castelli ha proposto degli aiuti anche per le attività aperte. Inoltre la viceministro ha detto la sua sul Mes.

Viceministro Castelli
La proposta della candidata Cinque Stelle (WebSource)

Sulla ripresa economica, nelle ultime ore, è intervenuta anche la viceministro all’Economia Laura Castelli. Infatti la deputata del Movimento 5 Stelle ha ricordato che dinanzi a situazioni straordinarie vanno immaginate soluzioni straordinarie.  Infatti nelle sue dichiarazioni, Castelli ha affermato che bisogna fare un passo in avanti, intervenendo anche per quelle attività che sono rimaste aperte.

Per il Movimento 5 Stelle è importante dare un supporto economico anche per coloro che hanno subito un calo di fatturato. Poi la viceministro ha detto la sua anche sul nuovo Dpcm, affermando: “Di fronte a situazioni straordinarie vanno immaginate soluzioni straordinarie, è quello che stiamo facendo” – ha concluso – “Man mano che emergono necessità nuove tocca a noi trovare soluzioni nuove e coraggiose“.

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Il viceministro Laura Castelli sul Mes: “Non è utile”

Viceministro Castelli
Le parole della viceministro sulla Manovra (Getty Images)

Ma la crisi pandemica non è l’unico punto trattato dalla viceministro, che è tornata anche sulla manovra affermando che non cambierà. Infatti Laura Castelli ha ricordato che le scelte del Governo sono consapevoli, specialmente quella del decreto ristori che non cambierà.

In merito l’esponente del Movimento 5 Stelle afferma che non c’è bisogno di cambiare la legge di bilancio, dichiarando: “L’abbiamo già scritta con l’occhio che guardava a una eventuale necessità di risorse. Per questo c’è già la parte di 4 miliardi del Fondo emergenza Covid e se ci sarà bisogna di altre misure provvederemo“.

Infine la viceministra è tornata sul Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità). Infatti sul caldo tema che divide la politica italiana ha dichairato: “Il Mes è uno strumento di finanziamento, non quello che raccontano alcune forze politiche” – ha poi concluso -“Non è un libro dei sogni. Noi non vogliamo questo strumento, non è utile, non è vantaggioso“.

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L.P.

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