Nonostante aumentino i casi Covid a Napoli, c’è una bella notizia: il miracolo posti letto. Aumentati di mille i posti di degenza in 24 ore.
La situazione Covid a Napoli resta critica, con altri 4.508 positivi registrati nella giornata di ieri, tra cui 370 sintomatici e 4.138 asintomatici. Nonostante continuino ad aumentare i positivi, Napoli compie un vero e proprio miracolo, facendo lievitare i posti letto da 1.940 a 3.160. Una vera e propria manna dal cielo per la lotta contro la pandemia. Di questi oltre tremila posti, ne sono occupati 1.677.
Mentre invece i posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva sono una variabile che muta ogni 24 ore, e che soprattutto disorienta tutti, anche il Governo che ha posto la regione in Zona Gialla. Infatti, dopo il nuovo Dpcm, il report regionale è passato dal riportare i posti di terapia intensiva da 113 a 925, con un aumento di mille unità in solamente venti giorni.
Ma il miracolo dei posti letto servirà soprattutto a limnitare le code di ambulanze che stazionano davanti ai pronto soccorso del Cardarelli e dell’Ospedale del Mare. Andiamo quindi a vedere come cambia l’emergenza Coronavirus nella capoluogo regionale.
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Ma la situazione posti letto a Napoli suscita non pochi dubbi. A partire dall’ospedale Cardarelli, che sulla carta riporta 38 posti di Rianimazione a cui si sommano 16 covid e 26 di Terapia subintensiva. Proprio di questi ultimi, però, al momento dell’ospedale non si hanno nessuna traccia. Secondo uno specialista del nosocomio, in ogni caso, questi posti non potrebbero essere attivati perchè non c’è personale.
Al San Giovanni Bosco, che tra meno di una settimana dovrebbe accogliere i pazienti Covid, il report riporta 10 posti di terapia intensiva, diventati successivamente 8, e nemmeno uno di terapia sub-intensiva. In merito il primario che ha diretto la Rianimazione, Ottorino Esposito, ha ricordato che c’è il quinto piano del nosocomio libero oppure altre strutture come l’ex Leonardo Bianchi, l’Ascalesi e il San Gennaro.
Sempre Esposito ha ricordato che dicono che è tardi ora, dopo che la Regione ha avuto quattro mesi per prepararsi. Tra i riconvertiti troviamo anche il Loreto Mare in cui fu istituita la terapia intensiva, senza quella sub-intensiva. Ma tutti queste strutture riconvertite rischiano di togliere posti letto ai malati non-Covid, che in questo periodo stanno trovando tutte le porte sbarrate.
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L.P.
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