Continua il caso Zaki in Egitto. Lo studente di Bologna è ancora detenuto nel paese africano ed oggi avrà la nuova udienza del processo.
Oggi potrebbe esserci una svolta nel caso Zaki, con una nuova udienza di processo al tribunale del Cairo. Infatti lo studente di Bologna, di origini egiziane, aveva fatto rientro nel suo paese lo scorso 7 febbraio, per ritrovarsi arrestato e bloccato in carcere per oramai nove mesi. Ad aggiornare il caso che ha mosso non solo il mondo studentesco, ma l’interà Italia, l’amministratore di Amnesty Italia, Riccardo Noury.
Infatti il portavoce ha scritto sul proprio profilo Twitter: “Sabato 7 novembre, nuova udienza per Patrick Zaki alla vigilia del nono mese dall’arresto al Cairo“. Inoltre lo stesso Nouri ha precisato che: “L’udienza ‘fissata il 26 ottobre non ebbe luogo per l’impossibilità di trasferire Patrick dal carcere di Tora al luogo dell’udienza“. Ma andiamo a ripercorrere la vicenda di Zaki, lo studente dell’Università di Bologna, intrappolato in Egitto.
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Caso Zaki, oggi nuova udienza: dopo nove mesi di prigionia
Sabato 7 novembre, nuova udienza per #patrickzaki alla vigilia del nono mese dall'arresto al Cairo. Si tratta di quella fissata il 26 ottobre e che non ebbe luogo per l'impossibilità di trasferire Patrick dal carcere di Tora al luogo dell'udienza. #freepatrickzaki
— Riccardo Noury (@RiccardoNoury) November 6, 2020
Ma l’udienza di oggi di Patrick Zaki arriva con diverso ritardo anche a causa del Covid-19. Infatti l’Amnesty Italia si è mossa in prima persona per avere una data, grazie ad una lettera scritta con l’Università di Bologna e Comune di Bologna diretta all’ambasciatore italiano Giampaolo Cantini. La pressione è stata necessaria anche per le condizioni di salute di Zaky, che è asmatico e rischia di contrarre il virus in maniera più facile.
Ma ripercorriamo il suo arresto lo scorso 7 febbraio. Infatti in quell’occasione Zaky fu tenuto bendato e ammanettato per 17 ore durante il suo interrogatorio all’aeroporto del Cairo. Poi i pubblici ministeri di Mansoura hanno ordinato la detenzione preventiva di Patrick George Zaki. Tra le accuse rivolte al ragazzo troviamo: diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici. Nonostante il massimo impegno di Giampaolo Cantini, ad oggi Zaky è ancora bloccato in carcere, senza una data per il suo rilascio.
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L.P.
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