Joe Biden vicinissimo a vincere le elezioni USA 2020 per diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti, ma Donald Trump non ci sta e urla al “furto”.
Le elezioni americane 2020 si avviano ad una conclusione. Joe Biden, candidato democratico di gran lunga favorito dai sondaggi della vigilia, si appresta a vincere dopo un combattuto testa a testa. Il presidente uscente Donald Trump era dato per sicuro perdente, come quattro anni fa. Eppure il tycoon è riuscito ad ottenere un grandissimo numero di voti, al punto da poter pensare concretamente alla riconferma alla Casa Bianca.
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Biden vede la Casa Bianca, Trump accusa i brogli
Servono 270 grandi elettori per vincere le elezioni, il candidato dem è a quota 264. A Biden basta vincere in uno stato tra il Nevada (dove è in vantaggio) e gli stati chiave della Georgia, della North Carolina o della Pennsylvania (dove è invece in vantaggio Donald Trump) per diventare il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Prima di decretare la fine delle elezioni sarà necessario il conteggio definitivo di tutte le schede, oltre che del voto postale degli stati ancora in bilico. Trump grida ai brogli: “Questo è un furto. Fanno sparire le schede per me, ma io li fermerò”. E il presidente uscente presenta un’azione legale in Michigan e in Pennsylvania.
Donald aveva infiammato il suo elettorato repubblicano, annunciando la vittoria appena dopo la chiusura dei seggi: “Abbiamo vinto, stanno tentando di rubarci la vittoria, ci rivolgeremo alla Corte Suprema”. Le successive dichiarazioni di Trump facevano riferimento a “discariche di voti” apparse a favore del suo rivale, a suo avviso da considerare nulle.
Decisamente diverso il discorso di Biden: “È chiaro che vinceremo abbastanza stati per ottenere i 270 grandi elettori necessari per vincere. Non sono qui per dichiarare che abbiamo vinto ma per dirvi che quando il conteggio sarà finito, riteniamo che saremo noi i vincitori. Qui il potere è nelle mani del popolo ed è il popolo che determina chi è il presidente degli Stati Uniti. Nessuno ci strappa la nostra democrazia, né oggi né mai”.
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