La legge contro l’Omotransfobia riceve il primo ok dalla Camera. La destra protesta e la etichetta come “liberticida”.
La Camera da il primo ok alla legge contro l’Omotransfobia, dopo la votazione che ha visto 265 si’ e 193 no e un astenuto. Il testo unificato delle proposte di legge di contrasto alla violenza e la discriminazione per motivi legati alla transomofobia, alla misoginia e alla disabilità adesso andrà in mano al senato per l’approvazione.
Il testo è stato redatto da Alessandro Zan, deputato del Pd, ed inizialmente includeva solamente motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Durante l’esame in Assemblea, però, la legge è stata estesa anche per coloro che vengono discriminati a causa di una disabilità. L’estensione, inoltre è stata approvata anche dal centro-destra. Andiamo quindi a vedere le reazioni nel mondo della Politica.
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Omotransfobia, primo ok per la legge: per la destra è liberticida
Il primo a reagire all’ok del presidente della Camera, Roberto Fico, è stato Nicola Zingaretti, segretario generale del Pd. Infatti con un tweet, Zingaretti ha dichiarato: “Bene! La Camera approva la legge per contrastare omotransfobia, misoginia e abilismo. Quando c’é da fermare violenza e odio il Pd combatte, sempre. Ora presto approvazione al Senato, per un’Italia più umana e civile“.
Bene! La Camera approva la legge per contrastare #omotransfobia, #misoginia e #abilismo. Quando c’è da fermare violenza e odio il @pdnetwork combatte, sempre. Ora presto approvazione al Senato, per un’Italia più umana e civile
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) November 4, 2020
Anche il presidente della Camera, Roberto Fico, si è detto entusiasta del passaggio della nuova legge, aspettando ovviamente l’approvazione del Senato. Preoccupa invece la reazione della Destra italiana, che etichetta la legge come “liberticida”. Infatti per gli esponenti di centro-destra così si introduce il “reato di opinione“. In dissenso alla proposta di legge hanno votato contro le deputate di Forza Italia Giusi Bartolozzi, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo e i colleghi Elio Vito e Matteo Perego.
Mentre invece Edmondo Cirielli, di Fratelli d’Italia, ha affermato che quando vinceranno le elezioni sarà la prima legge ad essere abolita. Ma la maggioranza, composta da Pd, M5S, Iv e Sel, ha affermato che questa è una legge voluta da tanto tempo ed è soprattutto un intervento di grande civiltà. Infatti la legge si ispira ai principi di pari dignità sociale, sanciti dall’articolo 3 della Costituzione per contrastare i reati d’odio.
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L.P.
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