Dopo l’attentato di Vienna, la Slovacchia afferma di aver avvisato l’Austria. L’attentatore aveva provato a reperire armi nel paese slovacco.
Continuano ad uscire novità sull’attentato terroristico che ha colpito Vienna, con una rivelazione shock proveniente dalla Slovacchia. Infatti il paese slovacco ha rivelato che già da mesi le autorità avevano avvisato l’Austria sulle intenzioni dell’attentatore.
Infatti uno dei terroristi, Kujtim Fejzulai, aveva provato ad acquistare delle armi in Slovacchia. A rendere nota la notizia ci ha pensato la polizia slovacca, dopo che Fejzulai ha ucciso quattro persone e ferito più di venti cittadini, prima di essere colpito a morte dalla polizia austriaca. Andiamo quindi a vedere il comunicato della Polizia slovacca, che ricorda al mondo di aver avvertito il paese austriaco.
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Attentato Vienna, la polizia della Slovacchia: “Avevano provato ad acquistare armi nel paese”
La sconcertante rivelazione sull’attentato di Vienna arriva direttamente dalla Slovacchia. Infatti, stando alla polizia del paese slovacco, già durante la scorsa estate Kujtim Fejzulai provò ad acquistare delle armi nel paese slovacco, senza però riuscirci. La rivelazione arriva sul profilo social del direttorato della Polizia slovacca. Inoltre il comunicato afferma che la notizia fu prontamente rigirata al governo austriaco, affermando che i fucili d’assalto non sono stati acquistati nel paese.
Al momento il Ministero dell’Interno austriaco non ha ancora risposto al comunicato slovacco. Inoltre, l’anno scorso, Fejzulai già era stato condannato a 22 mesi di carcere, dopo il tentato reclutamento nei combattenti dell’Isis in Siria. Successivamentela polizia decise di rilasciare Fejzulai in libertà vigilata, facendolo partecipare ad un programma di deradicalizzazione.
Inoltre Vienna dista ad una sola ora di macchina da Bratislava. Già in precedenti attacchi terroristici furono utilizzate armi comprate in Slovacchia, per questo motivo nel 2015, il Governo slovacco decise di imporre nuove restrizioni per prevenire la vendita illegali di armi da fuoco.
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L.P.
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