Coronavirus Spagna, il Paese scende a protestare per le strade contro le restrizioni anti Covid. Guerriglia urbana e scontri a Madrid.
In Spagna non si fermano le proteste contro le restrizioni decise dal Governo. Seconda notte consecutiva di scontri tra le forze dell’ordine ed i manifestanti scesi in piazza per esprimere il proprio dissenso contro le misure anti-Covid. La scorsa settimana c’era stata l’approvazione dello stato di emergenza nazionale. La prima decisione è stata quella di un coprifuoco obbligatorio dalle 23 alle 6 del mattino successivo e l’imposizione del numero massimo di sei persone per gli incontri sociali.
LEGGI ANCHE –> Coronavirus Italia, il bollettino nazionale di oggi 1 novembre
Coronavirus Spagna, scontri e guerriglia urbana a Madrid
Saccheggi e atti vandalici nelle principali città, in particolare a Barcellona e Madrid. Proprio nella capitale iberica – riferisce l’Ansa – decine di manifestanti hanno gridato “libertà!” dando fuoco ai cassonetti della spazzatura. Una manifestazione pacifica è degenerata in guerriglia urbana per mano di alcuni piccoli gruppi. Barricate improvvisate hanno invaso la Gran Via, arteria principale della città. Scontri con la polizia e lanci di pietre e fumogeni contro le forze dell’ordine. 12 feriti, tra cui tre agenti di polizia, e 32 arresti compongono il bilancio della seconda notte di proteste spagnole. Il giorno precedente vi erano stati 20 poliziotti e sette manifestanti feriti, mentre 15 persone erano state arrestate. La protesta era stata organizzata dall’estrema destra.
La Spagna è il sesto paese al mondo per contagi coronavirus: 1.185.678 casi e 35.878 morti.
LEGGI ANCHE –> Milano, scontri e proteste anti-Dpcm: lancio di fumogeni e molotov
Nel corso di questa settimana anche i principali centri italiani hanno visto violente proteste nei centri delle città. Da Napoli a Roma, passando per Milano e Torino fino agli ultimi episodi verificatisi a Firenze.
LEGGI ANCHE –> Lockdown Francia, Macron: “Chiusura fino al primo dicembre, poche eccezioni”