Scontri in piazza, secondo l’organo presieduto del ministro dell’Interno i fatti sono riconducibili a vari gruppi
Durante un’informativa al Senato sugli scontri che da una settimana circa stanno infiammando le strade italiane, il ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha affermato che questi episodi hanno trovato “occasionale pretesto nel malcontento” e che gli atti di violenza hanno poco a che fare con le categorie interessate che a causa delle misure devono affrontare delle difficoltà. È inevitabile che la pandemia avesse delle ripercussioni sull’ordine pubblico, ha detto la ministra, sostenendo che il governo è vicino e in ascolto di chi ha disagio.
Questi scontri non hanno un’unica regia, sono riconducibili a gruppi di destra e di sinistri, a ultras degli stadi e a elementi del crimine organizzato: questo è quanto è emerso dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto proprio dalla ministra Lamorgese.
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Scontri in piazza, ieri altri episodi da Palermo a Verona
Ieri ci sono stati degli scontri a Palermo in corso Vittorio Emanuele quando alle 18, alla chiusura parziale di alcune attività, sono stati lanciati oggetti e fatti esplodere petardi contro la polizia in tenuta antisommossa. Gli agenti hanno inseguito i responsabili che hanno distrutto panchine, fioriere e cestini ma sono riusciti a scappare nei vicoli del centro.
Episodi simili anche in altre città. A Verona scontro tra polizia e manifestanti ritenuti vicini all’estrema destra con lo stesso copione, lanci di bottiglie ed esplosioni di petardi in piazza delle Erbe dopo sono giunti i manifestanti dal corteo partito nei pressi dell’Arena. Anche a piazza De Ferrari a Genova ci sono stati dei momenti di tensione ma non si sono verificati scontri o danneggiamenti.
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