Milano, 28 persone portate in questura in seguito degli incidenti di ieri sera durante una manifestazione non autorizzata in centro città.
La tarda serata di ieri a Milano è stata caratterizzata dalle violente proteste contro le nuove misure in vigore da lunedì ed espresse dal nuovo Dpcm. Una manifestazione non autorizzata si è trasformata in occasione di scontro con la polizia con il lancio di fumogeni e bombe molotov. La protesta è partito dal centralissimo Corso Buenos Aires, via molto nota e riconosciuta come la strada commerciale per eccellenza nel capoluogo. Subito sono scattati i fermi, come riferisce questa mattina l’Ansa: 28 persone scortate in questura in seguito agli incidenti di ieri. La loro posizione è al vaglio degli investigatori per i provvedimenti a loro carico.
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Milano, primi fermi dopo le proteste violente
In diverse centinaia hanno diffuso il caos per le strade cittadine, gli autori dei disordini sarebbero soprattutto giovanissimi. I maggiori danni si sono registrati ai dehors dei locali all’aperto come bar e ristoranti (categorie tra l’altro già colpite e danneggiate dal Dpcm contro cui si è scagliata la protesta). Transenne apposte in occasione del Giro d’Italia sono state scaraventate all’interno delle scale della metropolitana, danneggiati anche monopattini, biciclette a noleggio e un tram.
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I presenti riferiscono di un fitto lancio di pietre, bottiglie e grossi petardi. Una bottiglia incendiaria, indirizzata contro un’auto della Polizia locale, ha mancato il bersaglio. Le forze dell’ordine hanno risposto con dei lacrimogeni per disperdere l’assembramento di manifestanti. Da Corso Buenos Aires la folla si è spostata verso la sede della Regione, scadendo cori ed insulti contro il Premier Giuseppe Conte.
Situazione simile a Torino, nelle stesse ore: manifestanti mettono a ferro a fuoco la città e saccheggiano i negozi. Le immagini della vetrina di Gucci sfondata e presa d’assalto ha fatto il giro del web, volando su ogni social network. Nel capoluogo piemontese 11 le persone arrestate e 5 denunciate, tra cui una 17enne. I reati contestati sono furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
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