Secondo Paolo di Lorenzo, presidente dell’Irbm di Pomezia, il vaccino Covid arriverà per tutti a Giugno: ecco le sue parole.
Questa mattina le parole di Paolo Di Lorenzo, presidente dell’Irbm di Pomezia, hanno sollevato l’aria di tensione che si è creato intorno al tema Covid-19 in Italia. Infatti stando alle parole del presidente Irbm, il vaccino contro il Covid-19, potrebbe essere disponibile per tutti a partire da giugno 2021, ovviamente per tutti coloro che vorranno usufruirne.
L’Irbm, insieme all’università di Oxford nel Regno Unito, ha sviluppato il candidato vaccino anti-Covid e nella giornata di ieri il suo presidente ha parlato alla trasmissione Omnibus, su La7. Infatti Paolo di Lorenzo, sottolinea di non voler essere tanto ottimista, ma afferma che è credibile che la speriminentazione Astra Zeneca-Oxford potrbbe terminare tra fine novembre ed inizio dicembre. Infatti per il presidente è ragionevole una validazione a fine anno.
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Durante il suo intervento ad Omnibus, Di Lorenzo ha spiegato che dopo la sperimentazione per la documentazione ci vogliono 8-12 mesi. Ma dato la gravità del caso, con tantissimi malati e decessi, potrebbe essere fornita una validazione anticipata, eliminando i tempi burocratici. Riguardo le dosi di vaccino, Paolo di Lorenzo ha dichiarato: “Noi, grazie alla forza economica e organizzativa della leader del progetto, la multinazionale AstraZeneca, abbiamo cominciato a produrre il vaccino già da mesi“.
Di Lorenzo ha ricordato che il ministro Roberto Speranza è stato uno dei primi a prenotarsi per le dosi di vaccino, anticipando le principali potenze dell’Unione Europea. Entro la fine dell’anno, infatti, arriveranno tra i 2 ed i 3 milioni di vaccini. Il contratto tra Ue e AstraZeneca prevede la consegna di 300 milioni di dosi entro giugno 2021. Mentre in Italia arriveranno circa 10 milioni di dosi al giorno. Per questo è credibile che entro giugno tutti gli italiani saranno vaccinati.
Infine, Di Lorenzo ha riportato un sondaggio Istat. Infatti secondo la statistica, circa il 78% degli italiani è già pronto a vaccinarsi. Inoltre nei protocolli un vaccino può essere giudicato tale se raggiunge il 50% di efficacia. Mentre per quanto riguarda il vaccino di AstraZeneca, il vaccino aveva un efficacia del 90% già in fase 1, raggiungendo il 95% con un richiamo.
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L.P.
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