Milano, scontri con le forze dell’ordine e proteste anti-Dpcm: lancio di fumogeni e molotov contro la Polizia. Cosa è successo stasera su Corso Buenos Aires.
L’Italia è scesa in piazza contro le misure introdotte dall’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Oggi è stato il primo giorno in cui l’ordinanza è andata in vigore: bar e ristoranti chiusi alle 18, teatri, palestre e cinema costretti alla chiusura. Il Governo ha promesso subito indennizzi per le categorie economiche colpite e danneggiate dalle nuove restrizioni, ma il malcontento e la tensione dilaga. Napoli, Roma, Torino, Milano: tutti i grandi centri hanno visto scendere per le strade migliaia di persone.
Nel capoluogo lombardo oltre un centinaio di persone hanno manifestato su corso Buenos Aires, la strada commerciale per eccellenza della città. Grossi petardi e bombe molotov sono esplosi: i manifestanti hanno occupato la via con un corteo improvvisato dirigendosi verso il centro.
LEGGI ANCHE –> Coronavirus, l’allerta del Viminale: rischio tensioni sociali
Milano, scontri e proteste: cosa è successo
Durante il percorso – riferisce Il Messaggero – sono state lanciate due bottiglie incendiarie e sono stati urlati insulti e slogan contro il Premier Conte. Rovesciati cassonetti, transenne lanciate nella scala della metropolitana, oltre ai dehors di bar e ristoranti danneggiati. Una molotov, inoltre, è stata lanciata verso un’auto della polizia locale, ma ha mancato il bersaglio. La sede della Regione è stata oggetto di un fitto lancio di pietre, bottiglie e grossi petardi. Alcuni manifestati sono stati avvistati con catene tra le mani. Le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni per disperdere le centinaia di cittadini che questa sera si sono spostati prima da Corso Buenos Aires al Pirelli, in via Fabio Filzi, e poi davanti alla sede della Regione Lombardia.
LEGGI ANCHE –> Coronavirus Italia, il bollettino nazionale di oggi!
I commenti sono chiusi.