Coronavirus e Covid-19, da mesi sentiamo parlare indistintamente delle due cose, ma sono uguali o ci sono delle differenza?
Ormai da quasi un anno, da quando negli ultimi mesi del 2019 il virus si era diffuso in Cina, siamo abituati a sentire e leggere “coronavirus” e “Covid-19”. A volte usiamo questi due termini senza distinzioni, come se fossero sinonimi. Ovviamente ci si riferisce al pandemia che sta mettendo a dura prova la vita di tutti, ma tecnicamente c’è una differenza.
Abbiamo sentito usare questa parola indistintamente anche dalle istituzioni per “facilitare” la comunicazione in riferimento all’emergenza sanitaria, ma le due cose non vanno confuse. Basta infatti ricordarsi che nei primi mesi si parlava di “nuovo coronavirus”, presupponendo che esista una vecchio.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, De Luca: “In Campania lockdown dalle 23 a partire da venerdì”
Coronavirus e Covid-19, ma c’è anche la Sars
Nel 2002 sempre in Cina si diffuse la Sars, un virus letale che colpiva l’apparato respiratorio. I coronavirus sono un’unica famiglia che visti al microscopio hanno la forma di una corona e da lì viene il nome. Anche il virus del 2002 faceva parte di questa famiglia così come il Covid-19.
Co e Vi sta a indicare proprio l’appartenenza a questa famiglia. D, invece, è disease, patologia in inglese e ovviamente 19 l’anno di scoperta. Ma il nuovo virus è stato indicato anche come Sars-CoV2: Sars significa severe acute respiratory syndrome, ossia sindrome respiratoria acuta grave e Cov come già detto è l’abbreviazione di coronavirus. Il numero 2 serve per distingue invece il primo Sars di diciotto anni fa.
In pratica il cosiddetto coronavirus, come la parola stessa suggerisce, è il virus (tecnicamente Sars CoV2) mentre il Covid-19 è la patologia di cui possiamo ammalarci in caso di contagio dal coronavirus. È quindi il coronavirus che causa il Covid-19.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Ora solare, quando bisogna impostarla? Potrebbe essere l’ultima volta: il motivo
I commenti sono chiusi.