Tra qualche giorno dovremo impostare nuovamente l’ora solare, ma potrebbe essere l’ultima volta. Il motivo.
Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre si dovranno impostare le lancette indietro di un’ora. Ma c’è una novità. Bisognerà attendere il mese di aprile per capire se nel 2021 questa pratica verrà abolita dopo 54 anni. Ciò, però, potrebbe comportare un vero e proprio caos a livello europeo per i fusi orari.
Stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera, nel 2018 il parlamento Europeo ha approvato, dopo una consultazione pubblica, l’abolizione dell’obbligo di passare da un’ora all’altra due volte all’anno. Entro aprile 2021, quindi, ogni stato ha l’autonomia di scegliere se adottare l’ora legale o quella solare.
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Ora solare: perché potrebbe essere l’ultima volta che la imposterai
La querelle nasce dalla contrapposizione tra nord e sud. I paesi del Sud Europa, infatti, chiedono l’ora legale per avere il vantaggio di un’ora di luce in più. Quelli del Nord, dal canto loro, sostengono che per la vicinanza con il Polo Nord ne hanno fin troppa. Questi ultimi, quindi, spingono per l’abolizione dell’ora legale, mentre quelli del Sud chiedono l’opposto.
L’Italia, in questa faccenda, propone l’equità: sei mesi con l’ora legale e sei con quella solare. Il fattore economico, in questa scelta, gioca un ruolo importante: l’ora legale permette di accendere le luci un’ora dopo. Stando a quanto riferisce l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, energia e ambiente), adottare questo sistema porterebbe ad un risparmio di consumi dello 0,2% sul totale dei consumi. Secondo dati Terna (azienda italiana che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica), tra il 2004 e il 2017 l’ora legale ha permesso all’Italia e ad i suoi cittadini di risparmiare 1 miliardo e 435 milioni di euro.
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