A Venezia una bimba di due anni scappa di casa. Secondo le testimonianze, la giovane madre di 23enne era ubriaca e sul filo del coma etilico.
Trovata di notte, da sola, sul bordo di una carreggiata, è la storia di una bimba di due anni di Venezia, che nella giornata di ieri è scappata dalla sua abitazione, ed è stata trovata dai vicini che l’hanno subito soccorsa. Infatti la coppia, mentre torna a casa a individuato la sagoma della bambina sul bordo della carreggiata, dopo aver guardato in giro se c’erano i familiari nei paraggi, i vicini hanno soccorso la piccola portandola in salvo.
I vicini di casa, una volta soccorso la piccola creatura hanno subito avvertito i carabinieri, con il comando di San Donà di Piave che è intervenuto sul luogo poco prima delle 23. Mentre aspettava l’arrivo dei carabinieri, la piccola era intrattenuta dai passanti. Inoltre i testimoni riportano che la piccola non aveva nemmeno il giubotto o cappello.
Venezia, bimba di due anni scappa di casa: la ricostruzione
Una volta arrivati sul posto, i Carabinieri hanno riportato la bimba a casa. Durante il percorso verso l’abitazione, le forze dell’ordine hanno cercato di ricostruire la fuga della bambina. Stando ai report delle forze dell’ordine, la bimba nonostante la giovane età era riuscita ad aprire la porta del suo appartamento, scendere le scale del condominio, aprire la porta del palazzo e arrivare fino alla strada.
Inoltre il padre era uscito per andare a lavorare. I carabinieri entrati in casa hanno portato madre e figlia in ospedale. La madre così ha smaltito la sbornia in ospedale, mentre invece la figlia ha atteso con gli operatori sanitari l’arrivo del padre. Dopo la fuga della bambina, i carabinieri hanno segnalato quanto accaduto ai servizi sociali.
Anche il sindaco Andrea Cesser si è pronunciato sul caso, affermando: “Nei prossimi giorni i nostri assistenti sociali capiranno cosa è necessario fare. Bisogna però che sia chiarito ogni aspetto, queste sono faccende delicate su cui è bene si esprimano gli specialisti“. Così la prossima settimana i servizi sociali valuteranno il caso, per capire se ci sarà bisogno di provvedimenti.
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L.P.
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